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A sciambere della zoccolocrazia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 06 marzo 2011

Li ho visti! Ho visto l’incredibile! Erano là, in televisione, e la mia famiglia non ha fatto una piega o, perlomeno, ha considerato quello che stava vedendo come una cosa normale! Ricordo quando il “Male” fece la famosa copertina che annunciava l’arresto di Ugo Tognazzi perché a capo delle Brigate Rosse. Qualche fesso ci cascò, ma, all’epoca, la massa si fece una gran risata, perché si riusciva a riconoscere il credibile dall’incredibile. Invece Ruby era là, vestita come una principessa, al “Ballo delle Debuttanti” di Vienna, considerato da sempre l’ingresso in società della bella e ricca nobiltà mitteleuropea. Al suo fianco, con cappello da cow boy d’ordinanza, J.R. di “Dallas”, mi spiego meglio, J.R. di Dallas! Possiamo ancora sbalordirci di questo o dovremo aspettare di vedere Marystel Polanco a braccetto con il cardinal Bagnasco vestito da Gambadilegno, mentre entrano alla festa dei 56 anni di Rocco Siffredi celebrati nel Pantheon? Sergio, cosa sta succedendo? ADDE A proposito di quanto ti ho scritto oggi pomeriggio, mi ha indirettamente risposto, poco fa, Gramellini da Fazio, facendo vedere la foto di Larry Hagman con Ruby. Gramellini ha definito quella foto la sintesi del trentennio berlusconiano: da Dallas a Ruby. Quello che continuo a non capire è la "location": il ballo delle debuttanti? Walter Tonietti Caro Walter Ho sostenuto (e scritto) per anni ed anni che il potere acquisito da Berlusconi era da considerarsi il frutto di una "egemonia culturale" conseguita narcotizzando le masse con una televisione-spazzatura, ma l'espressione era generosa perché i rifiuti posso diventare risorse, così come della merda si possono ricavare fertilizzanti e biogas, oggi trovo più calzante il paragone con un veleno: con una tossica droga che ha distrutto etica pubblica e privata, senso critico delle persone e percezione dei valori da parte della cittadinanza. E ti dirò pure Walter che mi hanno pure rotto le palle quelli (anche sedicenti di sinistra) che continuano a smenarla che questo baratro di incultura berlusconiana non sarebbe il "male assoluto" di questo paese. Se non è il male assoluto ci somiglia parecchio. Ieri sera D'Agostino (uno per il quale non ho mai provato molta simpatia) affermava "ma in fondo che gliene frega a Berlusconi degli spettatori che la sera vedono Floris e Santoro? Quelli sono già convinti, la sua forza è il resto della televisione quella che passa dalle 8 del mattino fino alla sera?". Fatto il "decalage" della provocatorietà del personaggio mi sono ritrovato a pensare che un fondo di verità nell'affermazione c'era: che il sultano tenti di soffocare ogni voce diversa da quella di chi tesse le sue lodi, dei suoi valletti o portavoce, è acclarato, ma è vero che lo zoccolo duro della zoccolocrazia sta in chi si imbeve dalla mattina alla sera delle porcherie ammannite da cinque canali nazionali su sette, che fanno di un bifolco texano, di una sgallettata che mostra le chiappe "coram populi", di un opinionista insultante ed isterico, di un paramagnaccia gossipparo, di un escavatore morboso di delitti di provincia, di vecchi arrapati e giovani di brutte speranze, eroi e/o modelli. Sono sempre più convinto Walter che occorra una rivoluzione in questo paese, una rivoluzione che ci restituisca la certezza di vivere in un luogo dove l'austerità dei costumi e dei comportamenti e l'onestà siano condizioni necessarie e non sufficienti per esercitare qualsiasi tipo di potere pubblico, dove contino davvero il sapere e le capacità di impegno e di lavoro, dove tutti siano uguali davanti alla giustizia, e soprattutto (come ci ricorda spesso Luigi Totaro) senza servi, perchè "senza servi padroni non ce n'è"


rifiuti televisore capannone

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