Ho letto gli interventi recenti del Dott. Barbetti e della Dott.sa Zanichelli sul Piano Pluriennale Economico e Sociale( PPES) del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Mi sembra di cogliere due punti sostanziali: a) L’ invito del Presidente della Comunità del Parco, rivolta al Dr.Grimaldi di partecipare ad una riunione dell’ organo b) La dettagliata cronistoria della Direttrice del PNAT, le cui capacità ed il cui impegno sono note e largamente apprezzate, dalla quale emerge che in seno all’Ente è stato costituito un gruppo di lavoro (Vice-presidente Banfi, Consigliere Mazzantini e la stessa Direttrice Zanichelli) per procedere ad un aggiornamento del PPES 2005-2009. Nel caso ricordando, a chi di dovere, che la Legge pone i Parchi Nazionali fra gli Enti autonomi della Repubblica. Cosa diversa dagli uffici periferici dei ministeri. Sui punti a) e b), superando i trascorsi bagagli e guardando avanti – dove, come ci insegnano i giovani di tutte le età, guardano sogni e la consapevolezza che per realizzarli è necessario svegliarsi-, sarebbe bene imperniare le azioni operative sul futuro dell’ Arcipelago e del suo Parco . Un piccolo suggerimento. E’ quanto mai auspicabile che la prima di queste azioni sia la convocazione della Comunità del Parco che - inviti accettati o meno da parte degli organi ministeriali- riattivi, con il lavoro tecnico istruttorio del gruppo di lavoro interno, l’ allestimento del nuovo PPES. Credo che questa “politica sovraordinata”, è quanto si aspettano tutti coloro che nel Parco vedono ancora un presidio per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale dell’Arcipelago. Il capitale alla base della sua impresa turistica. Potrebbe essere anche un segno tangibile di quella unità , che piaccia o non piaccia , a prescindere dalle parti e dai ruoli, i tempi e il prevalente sentire della pubblica opinione, impongono alle politiche del territorio.
luna sul volterraio