Sembrava un normale venditore di abiti ed oggetti etnici invece era un trafficante di droga. Ben 320 sono stati i grammi di cocaina pura rinvenuti dai Carabinieri della Compagnia di Portoferraio, aliquota Operativa e della Stazione di Rio Marina nel corso di un mirato servizio teso a contrastare il fenomeno della clandestinità e del traffico di sostanze stupefacenti. Gli uomini dell'Arma, insospettiti dal fare circospetto dell'uomo che girovagava, in orario notturno lungo la zona portuale di Portoferraio, con la sua borsa contenente pochi indumenti da vendere, hanno deciso di controllare i documenti dell'individuo scoprendo così che risultava essere privo del permesso di soggiorno e sottoposto ad obbligo di firma presso la Stazione Carabinieri di Aversa (CE) ove si sarebbe dovuto presentare alle ore 17 del pomeriggio successivo. Tale circostanza strideva con quanto asserito dall'uomo che sosteneva di essere appena giunto sull'Isola d'Elba per vendere la poca merce. I militari così, dopo aver accompagnato l'uomo presso gli Uffici del Comando Compagnia, lo sottoponevano a rilievi foto-segnaletici che permettevano di accertare che lo stesso era già noto alle Forze dell'ordine per numerosi precedenti penali soprattutto in materia di traffico di sostanze stupefacenti e per gli svariati "alias" da lui utilizzati per eludere i controlli. Gli investigatori quindi lo perquisivano e, dopo accurati controlli, venivano rinvenuti, all'interno di un brick in cartone contenente nettare di banana, 3 ovuli che celavano circa 100 grammi ciascuno di cocaina purissima. Ma l'intuito dei militari non si concludeva qui, infatti, sottoponendo l'uomo a controlli presso la struttura sanitaria di Portoferraio, rinvenivano ulteriori due ovuli contenenti ciascuno circa 10 grammi sempre di cocaina purissima, occultati all'interno dell'ampolla anale. Per l'uomo, F.A. 46enne nigeriano, è pertanto scattato l'arresto e l'immediato trasferimento presso il carcere "Le Sughere" di Livorno ove è stato messo a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, cui dovrà rispondere del reato di traffico di sostanze stupefacenti. La cocaina sequestrata, in totale 320 grammi circa, se fosse stata immessa sul mercato elbano, avrebbe potuto permettere, dopo un necessario taglio della sostanza con altro materiale, un guadagno pari a circa 100.000 Euro. Chiaramente i Carabinieri non ritengono completate le indagini e sono tuttora in corso ulteriori accertamenti volti a chiarire la provenienza ma soprattutto la destinazione finale della sostanza sequestrata. Quest'operazione può essere considerata una tra le più consistenti, in termini di quantità di sostanza stupefacente recuperata, ottenute dall'Arma dei Carabinieri sull'Isola d'Elba. Un bel colpo che certamente non abbasserà l'attenzione dei militari che proseguiranno nei loro controlli sia in uniforme che in abiti civili, come già assicurato più volte, per garantire quell'ordine e quella sicurezza pubblica ritenuta, dagli stessi uomini in uniforme, fondamentale per la tranquilla popolazione elbana.
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