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Barbetti: Non ho convocato la CdP perché mi vergogno di un Parco inesistente

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 03 marzo 2011

Il Presidente della Comunità del Parco (e Sindaco di Capoliveri) Ruggero Barbetti aveva ricevuto nei giorni scorsi una lettera dal Ministero dell'Ambiente nella quale si formulavano rilievi all'organismo presieduto dal primo cittadino capoliverese per la mancata stesura del Piano Pluriennale Economico e Sociale. Barbetti replica oggi con una lunga nota nella quale dopo aver eccepito sulla forma dei rilievi (un richiamo scritto neppure preceduto da una, secondo Barbetti, doverosa telefonata) giustifica la mancata convocazione della Comunità del Parco " ... il fatto è che mi vergogno di un Parco inesistente sul territorio". ecco il testo della lettera: In relazione alla Sua del 16/02/11 acclarata al protocollo di questo Ente in data 01/03 u.s. , si tiene a precisare quanto segue: - il Piano Pluriennale Economico e Sociale così come predisposto non può essere portato neanche all’attenzione della Comunità del Parco, per il semplice motivo che è oramai obsoleto dato che risale nella sua struttura principale al 2004/2005, periodo in cui il sottoscritto era Commissario Straordinario del Parco stesso; - dopo quel periodo è stato modificato sotto la precedente Presidenza della Comunità del Parco e, come sicuramente Lei saprà, prevede anche che per lo sviluppo sociale ed economico dell’Elba sia costruito un Ponte tra il continente e l’Isola da far invidia a quello progettato sullo stretto di Messina; - come Lei inoltre ben sa, il Presidente della Comunità del Parco non ha alcuna capacità di spesa, tantomeno per dare l’incarico per una revisione del Piano de quo, per cui il soggetto a cui Lei dovrebbe fare riferimento è il Presidente del Parco essendo il mio compito solo quello di coordinare gli indirizzi politici da inserire nel Piano stesso; - al Presidente Tozzi che ci legge per conoscenza, vero soggetto inadempiente, chiedo di incaricare immediatamente una azienda specializzata per l’aggiornamento del Piano già predisposto; - a Lei invece chiedo, nel caso non fossero disponibili sufficienti risorse all’interno del Bilancio del Parco, di finanziare straordinariamente il suddetto incarico. Certo che, per la leale collaborazione che ci dovrebbe essere tra istituzioni della Repubblica Italiana, invece di una lettera dal sapore tutto politico, mi sarei aspettato da Lei almeno una preventiva telefonata per comprendere le problematiche relative all’attuale gestione di questo Parco, comprese le motivazioni per cui ad oggi non è stato approvato il PPES. Le posso garantire che le inefficienze sono molte e che, non solo a mio avviso, dipendono soprattutto dalla mancata presenza, non solo fisica, del Presidente Tozzi in tutt’altre faccende affaccendato. A dimostrazione della possibile interpretazione politica del Suo intervento, la Sua lettera è stata immediatamente strumentalizzata dal Presidente del Parco che ha inviato il seguente comunicato apparso sulla stampa locale: In occasione della conferenza stampa di fine anno - dicono dall'Enfola - il presidente Tozzi aveva già evidenziato il problema. La Comunità del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano è un organo che non esiste più da un anno, non si riunisce dal 24 novembre del 2009, non è stato ancora eletto il vicepresidente ed è fermo il Piano di sviluppo socio economico oltre che tutti i pareri obbligatori sui bilanci dell'ente Parco". Il Parco ricorda di aver "già sollecitato il presidente della Comunità del Parco, Barbetti, a dare seguito ai suoi compiti istituzionali e annuncia che adesso "è arrivato il sollecito del direttore generale del ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio Renato Grimaldi". E’ vero che in qualità di Presidente non ho più riunito la Comunità, ma il fatto è che mi vergogno di un Parco inesistente sul territorio. Ho evitato finora di esternare pubblicamente tutte le inefficienze di questo Parco, in attesa che passassero velocemente questi pochi mesi che ci separano dalla fine del mandato del Presidente Tozzi, che umanamente mi è anche simpatico ma a cui del nostro Parco credo non interessi proprio nulla. Abbiamo bisogno di un Presidente che ami prima di tutto questo territorio e che poi lo voglia far crescere dal punto di vista socio economico. E io sono fra quelli che ritengono che la conservazione sostenibile dell’ambiente sia anche una crescita sociale ed economica. Purtroppo oggi il Parco non c’è più, ma sono sicuro che in futuro ci saranno tempi migliori. Dato che Lei è oramai da alcuni mesi il nuovo Direttore generale per la Protezione dell’Ambiente (ha raccolto un’eredità davvero pesante), colgo l’occasione per invitarLa ad una riunione della Comunità del Parco in data da concordare: potrà così sentire direttamente i pensieri sull’attuale presidenza del nostro amato ma oggi bistrattato Parco Nazionale. In attesa di un Suo cortese cenno di riscontro, colgo l’occasione di salutarLa cordialmente.


pacchiarini panorama da enfola  costa nord

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