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A Sciambere: Il palio dei micci

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 06 dicembre 2002

Il parioliere di, e sottolineo di, Apicella (oscuro musico partenopeo co-autore di canzoni talmente pisciose che vengono prescritte come diuretici alternativi al Lasix a chi ha la pressione alta) il paroliere di e sottolineo di, direbbe quella stagnata di ciccia che corrisponde ad una massaia rurale ex canterina della Grancassa delle Libertà, che chiamavano l’aquila di Ligonchio, ma che oggi per farla decollare ci vorrebbero i motori di un Jumbo, conduttrice di quel programma pieno d’acume e cultura che è O.K. il prezzo è giusto (in cui si sono laureati campioni Rita Levi Montalcini, Renato Dulbecco, Carlo Rubbia etc). Si insomma quella versione del Grande Puffo sbarbata, sbiancata, liftata, col riporto sulla pelata ed il fondo tinta inverecondo a nascondere le rughe che è il Presidente del Consiglio dei Ministri più ridicolo della storia. Lui che insomma, n’ha tirata fuori una mica male, tra le ricette per risolvere la crisi della Fiat ha infatti proposto, visto che il marchio Fiat sul mercato internazionale non tira e quello Ferrari invece sì, di rimarcare tutto Ferrari dalla Panda in su. Che Genio! Che colpo d’ala! D’altra parte operazioni simili il nostro ne ha condotte già diverse: ha preso un Tremonti Di Favate che nel Burkina Faso potrebbe fare il Capo-Usciere e forse il ragioniere nel Burundi e lo ha rimarcato “Ministro”, e la stessa cura l’ha fatta a quel Gasparri che se ne va in giro col labbro penciolo e l’occhio a boga morta semipalpebrato tipo saracinesca a lutto (tratti del soma che raramente si accoppiano ad una pronta intelligenza) quel Gasparri a cui dobbiamo il fiorire in ogni dove di artistiche antenne telefoniche modello pipo ritto che molto hanno migliorato il paesaggio anche nelle nostre plaghe. Digressione: Ma se proprio aveva bisogno d’un Gasparri opperchè ‘un si prendeva il nostro? Si faceva un viaggio e due servizi come si dice qui, o come dicono l’italiani, era il classico caso delle due fave con un piccione: risparmiava a noi il quotidiano impazzare tuttologico del Gasparri nostrano e comunque si era assicurato in squadra uno che di sicuro faceva meno danni, un sub provetto che molto utile poteva tornare nelle ultime vicende parlamentari, che hanno visto la stramaggioranza piuttosto spesso andare sott’acqua come il mitico yellow submarine. Ma sì continuiamo a rimarcare e ridisegnare visto che questa è la new wave. La Comunità Montana è un ente che fa ridere anche le formicole? Chiamiamola Provincia autonoma dell’Arcipelago Toscano ridisegnamone i confini staffiamoci dentro il Giglio e Giannutri e annettiamoci anche tratti di terraferma tipo Talamone e soprattutto Querceta, in alta Versilia, per due fondamentali ragioni: 1° in quei posti parlano un capoliverese di terraferma quasi perfetto, 2° ci si corre il Palio dei Micci (asini) ed i quadrupedi impegnati solo un giorno all’anno nella manifestazione, potrebbero essere proficuamente utilizzati per il resto del tempo come consulenti di enti ed organismi vari (dal Gal al Parco, ai Rifiuti ai Comuni etc.) ci costerebbero un pozzo di soldi di meno (un po’ di biada qualche carota) probabilmente con risultati operativi similari se non migliori di quelli dei consulenti fino ad ora utilizzati. Raglierebbero un poco è vero, ma non dite che non ci siamo abituati.