“Il Pacchetto Giovani approvato dal Consiglio regionale su proposta della Giunta guidata dal Presidente Rossi è un provvedimento importantissimo che si preoccupa di quello che purtroppo questo Governo non fa: l’occupazione giovanile e il sostegno al futuro delle nuove generazioni”. Questo il giudizio del consigliere regionale del Pd Matteo Tortolini sull’approvazione del progetto ‘Giovani Sì!’ da parte della Regione, che propone una serie di provvedimenti finanziati con più di 334 milioni di euro in tre anni, grazie a risorse non solo regionali, che spaziano su più versanti della vita: dallo studio, alla casa, all’ingresso nel mondo del lavoro. “Vogliamo così provare a dare ai giovani quello spazio e quell’autonomia che fino ad adesso sembrano essergli negati. A loro la Toscana offre una serie di opportunità che sono il punto di partenza per quell’emancipazione che in altri paesi europei c’è già. Ma è bene elencare nel dettaglio alcuni punti per far capire l’importanza del provvedimento”. “Il piano – spiega Tortolini – punta a sostenere i giovani articolandosi su cinque aspetti: contributi per l'affitto o per l'acquisto della prima casa, garantire il diritto allo studio e alla formazione professionale, favorire l'inserimento lavorativo, e consentire l'accesso al credito”. È bene ricordare che in Toscana il 60% della popolazione tra i 25 e i 29 anni e il 40% tra i 30 e i 34 anni, vive ancora con i genitori e solo il 35% dei giovani toscani ha almeno un figlio, “e questo non è dovuto solo a fattori culturali ma anche economici e sociali”. “Sulla questione casa – elenca il consigliere PD - il finanziamento è di 45 milioni di euro dal 2011 al 2013. E’ previsto un contributo a fondo perduto a chi contrae un regolare contratto di affitto: 200 euro per le coppie tra i 25 e i 34 anni con figli e 150 a quelle senza figli e ai single o a forme di convivenza tra giovani come gli studenti fuori sede, ad esempio. Per l’acquisto della casa invece si pensa ad un accordo con i costruttori per poter regolare poi contributi di 30mila euro a giovani che dopo quattro anni di affitto vogliano acquisire l’appartamento dove vivono”. Per quanto riguarda l’ingresso nel mondo del lavoro vengono messi in campo 33,5 milioni per stages retribuiti. “Si vuole così anche affermare un principio” spiega Matteo Tortolini: “riconoscere che chi li svolge ha una condizione di ‘lavoratori in formazione’, evitando forme di strumentalizzazione o sfruttamento. E stiamo parlando di 400 euro mensili, di cui 150 a carico della Regione e 250 dei soggetti convenzionati”. Grande impegno anche per l’erogazione delle borse di studio e di contributi per giovani laureati e dottori di ricerca che abbiano contratti atipici: “A seconda delle situazioni il contributo varia dai 2mila ai 6mila euro. E proprio per i lavoratori atipici, i precari, esiste già un fondo di garanzia per l’accesso al credito: a questo, attraverso Fidi Toscana, faremo da garanti con le banche e sosterremo con forme di microcredito chi ha intenzione di intraprendere un’attività in proprio. Non solo imprese con un’idea innovativa, ma in qualsiasi campo: compreso quello agricolo e l’apertura di studi professionali”. “Questo – conclude Il consigliere regionale del Partito Democratico Matteo Tortolini – è un progetto a tutto tondo per l’autonomia delle nuove generazioni, sulla base del merito nello studio e nell’attività lavorativa: la Toscana ci vuole investire e lo dimostra coi fatti prendendo di petto le problematiche giovanili”. Tutte le informazioni dettagliate su ciò che prevede “Giovani Sì” si possono reperire sul sito internet della regione su http://www.regione.toscana.it/, http://www.regione.toscana.it www.regione.toscana.itn http://www.regione.toscana.it .
matteo tortolini