Alla CdL di Rio Marina, orba dei contigui rappresentanti di Rio Elba, hanno già esaurientemente risposto le sezioni DS dei due comuni minerari, il Sindaco Catalina Schezzini e Danilo Alessi, che è stato certamente fra i primi amministratori ad avanzare la proposta del comune unico e che con coerenza e serietà la sostiene, come del resto tutti i DS, i quali hanno ulteriormente confermato questa posizione nell’ultimo Congresso dell’Unione Intercomunale dell’Isola d’Elba, ritenendola una delle priorità politiche e programmatiche più significative per il futuro dell’isola. Parrebbe superfluo, pertanto, un ulteriore intervento, viste, tra l’altro, la superficialità e la pochezza degli argomenti che emergono dall’ultimo comunicato. Ad alcune cose, però, riteniamo doveroso replicare. Quella che la CdL definisce “stagione di polemiche scalmanate e infruttuose” è stata, in verità, un susseguirsi di episodi negativi e inquietanti, per i quali la CdL ha direttamente o indirettamente pesanti responsabilità politiche (basti pensare, per tutte, alla scandalosa vicenda della Comunità Montana). La proposta minimale della fusione di due comuni non cancella un bel nulla di quello che è successo, né ha alcun pregio se non quello di far emergere il grossolano tentativo di una strumentalizzazione che la dice tutta sulle reali intenzioni della destra elbana. E’ delirante parlare di un “salutare ritorno alla politica”, come se denunciare il marcio dei comitati d’affari, chiedere la fine del commissariamento del Parco e rivendicare più onestà e trasparenza nel governo della cosa pubblica, fossero cose criticabili da allontanare con fastidio e malcelata riprovazione. Invece di parlare a vanvera di “federalismo e sussidiarietà”, si abbia la capacità di confrontarsi su quanto i DS, il centrosinistra e un più ampio schieramento democratico e progressista stanno da tempo proponendo per dare all’Elba risposte valide sul piano istituzionale, sociale ed economico. Le questioni poste dai DS di Rio Elba e Rio Marina non possono essere eluse con la sconcertante superficialità di chi le definisce “una pantomima”, né appare accettabile liquidare la proposta del comune unico dicendo solo che è sbagliata, tanto più che proprio in questi giorni è stata in parte fatta propria dal coordinatore provinciale Enti locali di Forza Italia, Maurizio Zingoni, che parla esplicitamente di “dimezzamento del numero dei comuni”, molto più di un semplice accorpamento duale. C’è da riflettere, è vero, ma sui gravi danni che un gruppo di potere arrogante e incapace sta producendo alla società elbana. Noi faremo tutto il possibile perché fin dalle prossime elezioni del 2004 si possa davvero cambiare e guardare con più speranza e fiducia al futuro.
rio elba panorama dal volterraio