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"Itali@mbiente": con Mario Tozzi un film sul disagio ambientale nato sul web

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 19 febbraio 2011

ROMA. Il titolo c'è già: Itali@mbiente. Ora serve il resto... L'iniziativa è stata presentata pochi giorni fa alla BlogFest di Riva del Garda da Telecom Italia e Avoicomunicare, in sintesi, si tratta di realizzare, entrando a far parte dello staff che, sotto la guida di Mario Tozzi, produrrà il primo film/documentario dedicato ai pericoli che l'ambiente corre in Italia, interamente prodotto, sceneggiato e diretto dalla rete. Avoicomunicare mette a disposizione gli strumenti per realizzare un racconto collettivo dei rischi che il "giardino d'Europa" sta correndo e spiega che «A partire dalla sceneggiatura, ogni step della creazione del film sarà condiviso con voi. Ideazione, scrittura, riprese, musiche: tutti i passaggi saranno nelle vostre mani che collettivamente plasmeranno un'opera unica che al tempo stesso svolgerà un ruolo di denuncia, un campanello d'allarme per tutti coloro che dovrebbero fare qualcosa per tutelare la natura in Italia. Non solo scrittura orizzontale della sceneggiatura, nella quale segnalerete luoghi degradati, ma anche videomaking. Sarete voi stessi reporter sul campo adottando qualche minuto del film e impegnandovi a girare il video corrispondente. Una volta raccolto, il materiale completo sarà discusso in rete per il montaggio definitivo. Dopodiché, ci impegnamo a promuoverlo e siamo pronti a farlo girare ovunque sia possibile, sul web ma anche in tv o al cinema». Avoicomunicare rispolvera una vecchia frase di Marx e la adegua ai tempi ed ai pericoli nuovi: «Navigatori della rete documentate, non avete da perdere che asfalto e cemento. Viviamo in un paese in cui ci si può permettere di dimenticare la Terra, ma non le prime parole della Commedia di Dante. Un paese in cui l'educazione scientifica è inesistente e quella ambientale negata. Un paese in cui si muore per frana o terremoto, ma si continua a costruire fino dentro la bocca dei vulcani. Un territorio che si trasforma in cemento e asfalto e perde ogni naturalità, con il rischio di non ricordare nemmeno come fosse l'Italia solo venti anni fa. In pochi pensano oggi che il paesaggio non sia un bene culturale e che un parco vada tutelato né più né meno di come si fa con la Cappella Sistina o con Venezia. Ma c'è qualcosa di più: l'ambiente naturale, che ci siano uomini oppure no, è il presupposto di ogni paesaggio, deve essere tutelato per primo e meglio. In questa situazione vogliamo fare qualcosa. Vogliamo comporre una mappa ragionata del disagio ambientale in Italia, una specie di mosaico del nostro paese che venga dall'esperienza di tutti noi. Chiamiamo perciò a raccolta tutti coloro che hanno a cuore il nostro futuro ambientale e che sono consapevoli che solo attraverso la conoscenza e la diffusione dell'informazione si possa disegnare uno scenario migliore per il nostro territorio. Chiediamo contributi video, fotografici, di immagini comunque reperite (e magari anche disegni personali, testi scritti o parlati). Chiediamo anche una particolare attenzione alla documentazione del passato: antiche fotografie e testi, prime immagini filmate, disegni e stampe o quadri del territorio italiano nel passato recente e lontano. Da tutta Italia e da ciascuno chiediamo uno sforzo di documentazione per studiare il cambiamento del territorio e i suoi mali e disegnare una possibile via d'uscita». L'iniziativa punta su 10 tematiche: 1. consumo di territorio: ogni anno l'Italia ne brucia 250.000 ettari, come nessun altro in Europa; 2. perdita di habitat e biodiversità: l'Italia è il paese europeo a massima biodiversità; 3. fiumi e laghi perduti: le acque dolci sono in grave stato di disagio, più di quelle marine; 4. perdita delle coste e delle spiagge: il problema dell'erosione marina; 5. perdita delle foreste e riforestazione; 6. traffico urbano; 7. desertificazione e perdita di suoli; 8. cave e miniere; 9. impianti industriali; 10. rifiuti. Gli organizzatori vogliono documentare quanto le attività industriali, agricole e edilizie hanno trasformato il paese, ma «Farlo in maniera seria e moderna, applicando il metodo scientifico della prova provata e inserendo anche esempi positivi di riconversione ecologica. Un futuro diverso è possibile solo quando si conoscono gli errori del passato e se ne fa patrimonio comune. E un'immagine significativa parla più di mille libri». In pratica, si legge nel manifesto dell'iniziativa - Telecom Italia, tramite Avoicomunicare, ha deciso di mettere a disposizione della rete delle risorse per la produzione di un documentario che descriva e testimoni lo stato di salute ambientale dell'Italia. È un progetto che in Italia, con queste modalità, non è stato ancora mai realizzato. Parla di noi e del nostro possibile futuro. È un film ideato, sceneggiato, montato, musicato e distribuito dalla rete. Mario Tozzi è l'ideatore, il curatore e il garante dell'attendibilità scientifica del progetto. Ed è il responsabile, insieme al team avoicomunicare, della strutturazione dei contributi provenienti dalla rete. Questo documentario nasce dalla rete, anche con l'obiettivo di approdare su altri mezzi come cinema e tv». Verrà proposta alla rete una sceneggiatura, scritta da Mario Tozzi, che farà da guida, con indicazioni inizialmente molto schematiche ma successivamente più elaborate di ciò che deve accadere all'interno degli atti che comporranno il film. Ogni utente potrà dare il proprio contributo alla sceneggiatura. Mario Tozzi, il Team di avoicomunicare e tutti coloro che avranno contribuito ai testi, pur continuando ad integrare il testo, avranno a questo punto una visione del lavoro d'insieme: in una colonna la traccia, il testo originale e, a fianco, il testo modificato, con hyperlink per seguire la cronologia delle modifiche. Una volta ricevuti i contributi testuali dalla rete Mario Tozzi potrà apportare le modifiche finali e integrare il testo della sceneggiatura, la quale alla fine di questa fase dovrà essere completa di tutti gli elementi necessari per poter così procedere alla fase realizzativa. «La fase della raccolta e successivo montaggio sono tra le più delicate - spiega Avoicomunicare - con lo stesso sistema con il quale siamo andati a modificare il testo con l'aiuto della rete, chiederemo agli utenti di "adottare" 3 o 5 minuti del filmato, illustrando il testo come meglio credono, con immagini o filmati originali o free. Sarà resa disponibile una versione "raw" del filmato affinché la rete possa avere, come per tutte le fasi precedenti, la possibilità di discuterla/commentarla, e poi procedere alla finalizzazione. La colonna sonora, lo speaker ed il montaggio del trailer verranno anch'essi demandati alla rete». Il film definitivo verrà lanciato il 5 giugno 2011, giornata mondiale dell'ambiente, e verrà reso disponibile in rete: scaricabile ed in streaming. Dopo la messa on line verrà diffuso attraverso i canali tradizionali». Il ruolo della rete risulta fondamentale in tutte le fasi del progetto. Tutta la realizzazione del film sarà guidata dai materiali e dalle indicazioni ricevute dalle persone via web. Tutti coloro che parteciperanno al progetto saranno citati nei credits del film, divisi per area di competenza: registi, montatori, musicisti, cameraman, ecc... Inoltre, a coloro che parteciperanno verranno dati: Special box con il dvd del documentario e un piccolo spazio all'interno del sito web del progetto nel quale presentarsi.


ambiente ciack

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