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Controcopertina: Gli studenti liceali raccontano l'esperienza in Svezia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 18 febbraio 2011

Per il progetto europeo “Comenius”, tre studenti del Liceo “Foresi” e un'insegnante hanno soggiornato, dal 9 al 14 febbraio, ad Umea in Svezia. Insieme a studenti provenienti da scuole di Galles, Germania, Olanda e Piombino sono stati accolti dalle famiglie ospitanti e dagli insegnanti della Carlshojdsskolan e da una vasta e spessa coltre di neve e una temperatura esterna di circa 16° sotto zero. Dal punto di vista didattico, alzandosi di buonora, i ragazzi hanno potuto continuare a lavorare sul tema “Identità e nuove tecnologie”, a partire dalla proiezione e discussione sui video prodotti dalle varie scuole e programmando le attività successive. I partecipanti elbani (Lorenzo Arguti, Umberto Calvo e Davide Ridi) si mostrano soddisfatti e dicono: “E' stata un’esperienza indimenticabile, un’immersione in una realtà europea, che dista solamente 12 ore di aereo, ma che ci ha arricchito di una nuova dimensione”. E' apparsa evidente, infatti, la diversità di paesaggio e anche di organizzazione nelle scuole, per esempio “quello che colpisce è l’ordine e il silenzio, la disciplina, la tranquillità, nessuno che parla a voce alta o corre nei lunghi corridoi”. La stessa tranquillità e calma che avvolgono la città durante la visita, a piedi: non ci sono auto che fanno rumore con i clacson o i motori, che sono tutti elettrici (nel posteggio della scuola c'erano parecchie postazioni per la ricarica di elettricità ). Gli studenti hanno potuto dedicarsi anche ad attività sportive: nell’edificio scolastico esistono grandi spogliatoi dove ognuno può trovare abbigliamento, calzature e attrezzature adatte per ogni tipo di sport invernale: dallo slittino o toboggan, dal pattinaggio allo sci. Il loro racconto continua: “Il sabato è stata la giornata più lunga e più bella. Con le famiglie ci siamo recati sulle piste e abbiamo potuto sciare e andare sui toboggan, i materassini gonfiabili che fungono da slittino. Invece il gruppo degli insegnanti veniva accompagnato alla scoperta dell’interno di questa regione, verso un allevamento di alci e con la visita ad un piccolo ma interessante museo dedicato a questo maestoso animale. In seguito, dopo un caldo stufato di cacciagione, di nuovo fuori al sole, sulle piste battute dalle motoslitte, usate per gioco o per sport come le nostre moto d’acqua. C'eravamo chiesti a cosa sarebbe servito, lì, il costume da bagno che ci avevano raccomandato di portare: più in alto , infatti, ci aspettavano la sauna e le vasche di acqua calda all’aperto, in mezzo agli alberi, e per i più temerari un tuffo nella neve per poi immergersi di nuovo nelle vasche di legno”. La docente accompagnatrice, la prof.sa Sandra Magni, elogia l'ospitalità e valuta molto positivamente l'esperienza che considera “una preziosa opportunità di scambio di esperienze e di culture”.


umea svezia

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