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Greenpeace insiste e chiede garanzie della innocuità ambientale dei test NATO

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 18 febbraio 2011

Non è mia abitudine polemizzare (men che meno col PNAT) ma mi preme precisare che la replica della Dr.ssa Ciardelli all’allarme lanciato da Greenpeace in merito all’autorizzazione concessa alla NATO/NURC all’uso di apparecchiature acustiche a Pianosa non può essere considerata soddisfacente. Greenpeace non ha mai detto che a Pianosa il NURC intende fare “giochi di guerra”: abbiamo letto (proprio su Elbareport) della concessione dell’autorizzazione in questione e abbiamo chiesto al PNAT su quale documentazione si era sancita l’innocuità dell’attività autorizzata. Il PNAT ci ha quindi inviato un documento (citato nel nostro comunicato stampa) che descrive le procedure utilizzate dal NURC per prevenire effetti avversi sui cetacei e in particolari sugli zifi. Siccome lo stesso NURC ha partecipato alle esercitazioni di Siracusa delle due l’una: a) a Siracusa le “procedure” di tutela non sono state usate (perché?) oppure, b) le “procedure” in questione non funzionano. Entrambe le ipotesi ci inquietano: se a Siracusa queste “procedure” (la cui efficacia peraltro, nel documento del NURC, non è supportata da dati scientifici certi) non sono state utilizzate chi ci assicura che lo saranno a Pianosa? Per questo Greenpeace ha chiesto al PNAT (con un fax, e non “a mezzo stampa”) di riconsiderare la suadecisione. Che lo spiaggiamento degli zifi a Siracusa sia stata l’ennesima coincidenza, visto che simili “coincidenze” sono già note,non è possibile crederlo. Chiedere che in un (cosiddetto) Santuario dei Cetacei non si effettuino simili esperimenti - che ci ostiniamo a chiamare militari, visto che il NURC è ad ogni effetto un ente di ricerca militare anche se ci informano che questi test siano finanziati (pure) dall’industria petrolifera per le prospezioni offshore di idrocarburi – ci sembra il minimo. Ci permettiamo quindi di insistere con la nostra richiesta. Cordialmente,


alessandro giannì greenpeace

alessandro giannì greenpeace