Contributo bonifica: 23.000 cartelle esattoriali sbagliate e da annullare
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : mercoledì, 16 febbraio 2011
Tutto da rifare per quanto riguarda l’esazione del (contestatissimo) contributo per la bonifica che i cittadini hanno ribattezzato tassa sui fossi, ad Equitalia (che gestisce il servizio) è arrivato lo stop dell’Unione dei Comuni alla spedizione (già iniziata) delle 23.000 cartelle esattoriali relative ai contributi dovuti dai cittadini elbani per il triennio 2008-2010 che i contribuenti insolventi nel 2006 e 2007 somma cinque annualità, arrivando a costituire, specie per le attività economiche, un sostanzioso prelievo. E’ accaduto infatti che nel calcolo dell’ammontare del tributo di tutti i contribuenti sia stata applicata una quota di interessi non dovuta un errore che ha inficiato la validità di tutte le cartelle predisposte che sono state in minima parte già inviate ai cittadini. L’indicazione dell’Unione dei Comuni a coloro che avessero già ricevuto la cartella è di NON effettuare pagamenti (chi lo avesse già fatto verrà comunque – si assicura – rimborsato) ed attendere che Equitalia invii le nuove cartelle con gli importi corretti. Un inciampo che comunque sembra destinato ad aumentare il già corposo numero dei ricorrenti avverso all’applicazione del tributo che attualmente sono circa 200. E l’Unione dei Comuni si trova circa la “tassa sui fossi” in un ulteriore difficoltà: quella relativa alla determinazione (ed alla successiva esazione) dell’ammontare dei tributi 2011, che si dovrebbe determinare, per ogni contribuente in base al “Piano di Classificazione” la cui validità, scaduta a fine 2008 è stata in via eccezionale prorogata per due anni. Un atto che, stante l’attuale stato di crisi dell’Ente non si capisce neppure come potrebbe essere assunto. Un ennesimo “pasticcio comprensoriale” che ancora una volta dimostra quanto il territorio isolano necessiti di quella unitaria ed efficiente gestione delle sue partite amministrative che può essere assolta solo da un comune unico.
fosso monserrato dopo lavori