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Controcopertina: Gallitto si autoassolve ma i giudici non hanno ancora deciso

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 07 ottobre 2003

È cominciata stamani a Palazzo di Giustizia di Genova la seconda udienza del Tribunale del Riesame per esaminare l' appello presentato dalla Procura genovese contro la decisione del Gip Maria Califano di respingere la richiesta di custodia cautelare per il prefetto di Livorno, Vincenzo Gallitto, indagato nell' inchiesta sulle speculazioni edilizie all' Isola d' Elba. Il prefetto, presente in aula, è assistito dagli avvocati Nunzio Raimondi e Giuseppe Iannello di Catanzaro. La prima udienza aveva avuto luogo il 30 settembre scorso ma era stata rinviata dopo la lettura della relazione da parte dei giudici del Riesame, quando i due difensori del Prefetto avevano presentato un memoriale di circa 70 pagine. Il Pm Mario Morisani aveva chiesto il rinvio per esaminare la memoria. Il prefetto Gallitto è indagato con l' accusa di concorso in corruzione in atti giudiziari. Nella vicenda sono pure indagati l' ex vice Prefetto di Livorno Giuseppe Pesce (ora Prefetto di Isernia), il Gip di Livorno Germano Lamberti, gli imprenditori pistoiesi Fiorello Filippi e Franco Giusti e il progettista grossetano Uberto Coppettelli. Questi ultimi quattro sono agli arresti domiciliari. Massima fiducia nei giudici è stata espressa oggi dal Prefetto di Livorno, Vincenzo Gallitto: "Sono convinto che essi chiariranno con i loro provvedimenti di ogni ordine e grado, la mia totale estraneità ad una vicenda complessa in cui sono intervenute molteplici figure i cui singoli ruoli, ne sono certo, verranno precisati». Il Prefetto ha anche aggiunto di aver partecipato all' udienza camerale «fornendo ai giudici tutti gli elementi necessari per effettuare un controllo pieno di legalità e di merito sul procedimento». Il Prefetto ha anche sottolineato: «Prendendo spunto dall' atto di appello del Pubblico Ministero contro la decisione, come sapete a me favorevole, del giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Genova, insieme ai miei difensori abbiamo cercato di spiegare come non esistano gravi indizi di colpevolezza a mio carico, presupposto necessario per l' applicazione della misura cautelare». Ma oltre le ottimistiche dichiarazioni del Prefetto e del suo legale niente di certo è trapelato da Genova, I Giudici del Riesame si sono riservati infatti di decidere. Qualche notizia intorno al caso degli Abusi eccellenti continua ad arrivare anche dall'Elba, e le indagini non paiono affatto concluse. La Procura genovese sta continuando a sentire elbani come "persone informate sui fatti". I Giudici in questa veste hanno chiesto di incontrare due altre persone, dipendenti del comune all'epoca in cui il dottor Pesce (che si è rivisto all'Elba ed a Rio Marina nello scorso fine-settimana) ricopriva il ruolo di Commissario Prefettizio del Comune di Rio Marina, in particolare sembra si indaghi sul rapporto tra il Comune ed il pregiudicato Angellotto, che in qualità di titolare di una ditta aveva ricevuto commesse dal Comune.


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