RICONOSCIMENTO DELL'ACQUA COME BENE COMUNE L’acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi, dalla cui disponibilità dipende il futuro degli esseri viventi; essa costituisce bene comune per l’umanità, un bene universale, un bene comune pubblico, quindi indisponibile, che appartiene a tutti; Il diritto all’acqua è un diritto inalienabile: l’acqua non può essere proprietà di nessuno, bensì bene condiviso equamente da tutti, l’accesso all’acqua deve quindi essere garantito a tutti come un servizio pubblico, secondo principi di equità, giustizia e rispetto per l’ambiente; La negazione del libero accesso all’acqua rappresenta una causa scatenante di tensioni e conflitti all’interno della comunità umana a livello nazionalee internazionale, costituendo pertanto una vera emergenza democratica ed un ostacolo al percorso di crescita e sviluppo delle nazioni nella pace. La gestione del servizio idrico in Italia è attualmente normata dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 e più precisamente dall’articolo 23 bis “Servizi pubblici locali di rilevanza economica”, che già prevedeva il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali ad imprenditori o società mediante il ricorso a gara, facendo forzosamente largo all’ingresso di privati; L’articolo 15 del decreto legge 25 settembre 2009, n. 135 - c.d “decreto Ronchi”- ha modificato il predetto articolo 23 bis ed avviato un processo di privatizzazione dei servizi pubblici locali, di dismissione della proprietà pubblica e delle relative infrastrutture, ovvero un percorso di smantellamento del ruolo del soggetto pubblico: Il decreto Ronchi, convertito in legge n. 166/2009, colloca tutti i servizi pubblici essenziali locali (non solo l’acqua) sul mercato, sottoponendoli alle regole della concorrenza e del profitto, espropriando il soggetto pubblico, e quindi i cittadini, delle conquiste civili e sociali faticosamente raggiunte negli anni; è sotto gli occhi di tutti che, negli ultimi anni, la gestione privatistica dell’acqua ha determinato significativi aumenti delle bollette e una riduzione drastica degli investimenti per la modernizzazione degli acquedotti, della rete fognaria, degli impianti di depurazione. Il decreto Ronchi prevede la cessazione degli affidamenti “in house” a società totalmente pubblica, controllate dai Comuni, alla data del 31 dicembre 2011; Tutto quanto sopra premesso e considerato, il Consiglio Comunale di Rio nell’Elba (LI) . Riconosce il Diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua potabile come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e fondamentale che non deve essere assoggettato a norme di mercato; • Riafferma che l'acqua ha lo status di bene comune pubblico, e costituisce una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà, efficienza ed economicità; • Conferma il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e ribadisce che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal suolo, sono pubbliche. • Si impegna a riconoscere nel proprio Statuto che la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini e quindi la relativa gestione va attuata attraverso gli articoli 31 e 114 del D.Lgs. n.267/2000; • Si impegna a garantire servizi di qualità, il diritto per i cittadini e per i lavoratori a tariffe eque, un uso sostenibile per l'ambiente; Si impegna inoltre a promuovere, nel proprio territorio, la cultura del diritto di tutti alla risorsa idrica attraverso le seguenti azioni: Collocazione sul territorio comunale di apparecchiature per la filtrazione e depurazione dell'acqua al fine di ottenere acqua potabile di alta qualità per la distribuzione gratuita alla cittadinanza; tale azione contiene una valenza di riaffermazione dei principi sopra riportati, e costituisce un freno alla produzione di rifiuti plastici sul territorio dell'Isola. •Informazione alla cittadinanza sui vari aspetti che riguardano l’acqua sul nostro territorio, sia ambientali sia gestionali, con periodici ragguagli sulla qualità dell’acqua e pubblicazione delle analisi chimiche e biologiche; • Promozione di una campagna di informazione e sensibilizzazione sul risparmio idrico, incentivando l’uso dei riduttori di flusso e l’introduzione del’impianto idrico duale; • Promozione di tutte le iniziative finalizzate alla ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato nel territorio di propria pertinenza, impedendo nel contempo, con l'uso di strumenti normativi, che il Servizio Idrico Integrato venga gestito con finalità speculative e di lucro; Il Consiglio Comunale di Rio nell’Elba delibera inoltre che il presente provvedimento venga trasmesso all’A.T.O. della Provincia di Livorno ed a tutti i Sindaci del suo ambito.
Comune Municipio Rio Elba