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Un pomeriggio (di festa e di protesta) al molo Elba con l'altra metà del cielo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 14 febbraio 2011

All'Elba, anzi sul molo Elba di Portoferraio, domenica pomeriggio sono arrivate in tante e assortite: c'erano le amministratrici c'erano le donne che in numero crescente sono alla guida delle sezioni e negli organi di coordinamento della sinistra elbana, ragazze impegnate nelle associazioni culturali, artigiane, studentesse, pensionate, commesse, casalinghe e professioniste, impiegate e insegnanti... Insomma c'era un bel fritto misto, una nutrita e rappresentativa delegazione dell'universo femminile isolano a dire "Basta!" a chiedersi, "Se non ora quando?", a snocciolare una lunga teoria di interventi dai più sentiti e lirici "di cuore" a quelli più razionali ed articolati "di testa" fino alla scudisciata di un discorso "di pancia" venti secondi scarsi per dire "io vado in giro per il mondo e mi sono rotta di vergognarmi di essere governata da degli idioti". Tante e belle di dignità di orgoglio di essere la faccia pulita del paese, serenamente, persino festosamente incazzate, hanno mandato da questo scoglio un ideale messaggio alle migliaia di donne che gremivano le piazze di città lontane. Il messaggio che sta cambiando (anche qui) il vento e che (altro che i radical-shick evocati dalla mummificata signora Santanché) sono le donne "vere", sono le comuni persone oneste che ne hanno piene le tasche che stanno irrompempendo sulla scena della politica, determinate a resistere ed a fare tutto il possibile per spazzare via imbrogli, ciarpame, bugie e sudiciumi. C'erano anche degli uomini e dei ragazzi sul molo Elba scaldato dal sole davanti alla Porta a Mare, e non erano neppure pochi ma si avvertiva che la loro era una presenza discreta "in punta di piedi" perché il motore del pomeriggio di lotta e di festa stava nell'altra metà del cielo. Abbiamo, cari lettori, scattato e raccolto decine e decine di foto trovandoci poi in tremendo imbarazzo per selezionare le 5/7 immagini con cui intendevamo raccontare uno straordinario pomeriggio domenicale. abbiamo alla fine deciso di pubblicarne qui solo una e non "di gruppo", non "ruffiana", non rappresentativa delle "leader", ma la foto secca e dura di Francesca che aveva messo il vecchio penoso satiro nella sua padella a friggere come (metaforicamente) si merita, in nome e per conto di tutte le donne che erano sul Molo Elba e di tutte le altre.


Francesca berlusconi in padella

Francesca berlusconi in padella