Padre Sigmund spiegò a tempo debito che i Lapsus Linguae erano spesso spie di un pensiero celato, concetto che poi si estese ai "lapsus calami" (che al contrario di quanto pensa l'assessore non è il nome scientifico di una specie simile al totano) con il quale si definivano gli involontari intorcinamenti di scrittura che oggi, visto l'infrequente uso di penna e calamaio ed il più corrente comporre parole pestando tasti, dovrebbe essere definito "lapsus digiti". Luana Rovini ad esempio incappava spesso in uno di questi errori: quello di trasformare la parola "urbanistica" in "rubanistica", ed a pensare a chi all'epoca reggeva i destini del comparto, sulla freudianità del Lapsus non c'era neppure l'ombra di un filo di dubbio. Identicamente oggi leggendo Camminando in un post, di "lapsus digiti" ne abbiamo scovato un altro: il nostro amato premier era stato indicato con il cognome di "BerlSUSconi". Orbene tenuto conto che il lemma latino "sus" (sus, suis, terza declinazione) stava ad indicare la grufolante fonte di prosciutti, salsicce etc., che noto era il "sus maialis" (verro che si sacrificava alla Dea Maia, nel mese a lei dedicato, appunto il Maius o Maggio), che proprio da "sus maialis" deriva una nostra parola di corrente uso come "maiale", il LapSUS digiti in questione sarà stato freudiano o meno?
Sigmund Freud