Torna indietro

AMPANA - Elbareport prosegue il confronto sul volontariato animalista

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 12 febbraio 2011

Contrariamente a quanto lei pensa, noi non diamo numeri a casaccio per rendere la situazione più plateale, siamo abituati , a fornire sempre e solo dati concreti, e non procuriamo allarmismo, non abbiamo bisogno di mettere la testa sotto la sabbia, per coprire le nostre azioni, questo lo lascio fare ad altri, e preciso che nelle mie dichiarazioni non ho colpevolizzato altre associazioni dell'Isola per puro divertimento e senza cognizione di causa. Io cito sempre fatti reali, i numeri degli animali indicati se vuole posso confermarli con un censimento fatto dalle stesse volontarie che al momento gestiscono alcune colonie feline per un totale di circa 2.240 Gatti randagi e non parliamo di dati di tutta l' Isola ma solo di una parte, i cani randagi non sono stai contati uno per uno, ma anche essi rasentano numeri che si avvicinano ai due zeri. Potrei farle il dettaglio e lei con una piccola calcolatrice potrebbe tirare le somme, ma so bene che lei ha contezza di questi numeri, le volontarie spesso le hanno fornito dettagliata relazione dei fatti, e poi ci sono video e foto che documentano quanto stiamo dichiarando. Noi abbiamo citato il fatto che un'Associazione Svizzera si reca sull'Isola appositamente per effettuare Sterilizzazioni di gatti con soldi di privati, e quando abbiamo affermato che c'è stato ostruzionismo delle Associazioni locali, è perché queste invece di collaborare e monitorare gli interventi hanno fatto opposizione alla sterilizzazioni di cani e gatti, accusando anche ingiustamente le volontarie di chi sa quali nefandezze. Questi sono fatti che non diciamo noi, né la nostra Associazione, ma fatti concreti realmente accaduti e denunciati dalle stesse volontarie dell’ Elba. I problemi dell’ isola d'Elba per noi sono problemi Italiani, non so per altri, ma migliaia di gatti e cani sono esseri senzienti che noi ascoltiamo, non si sentiranno le urla di aiuto, ma basta aprire il cuore per ascoltare tutto il dolore che provano. Se permette nemmeno io accetto la morale da chi non è impegnato tutti i giorni in strada per combattere il randagismo e i maltrattamenti di animali, i giornali dovrebbero limitarsi a pubblicare notizie e fare informazione, e noi non abbiamo mai detto che non sia stata data voce a questo problema, ma che sicuramente serve altra attenzione e collaborazione. Non saremo certo a noi a condannare chi non ha potuto sterilizzare animali o combattere il Randagismo, non saremo noi a condannare chi ha ricevuto soldi pubblici e non realizzato ciò che la Legge impone, non saremo noi a risolvere il problema domani questo è certo, ma noi saremo quelli che daranno altra voce, quelli che denunceranno e non solo attraverso i giornali questi reati, noi andremo nelle sedi appropriate e urleremo e ci saremo fino a quando il rispetto della Legge sarà garantito. Questo è quanto dovevo per opportuna chiarezza dei fatti, se vorrà pubblicare questo chiarimento le saremo grati anche in pieno rispetto al diritto di replica e per dare voce a chi spesso non c'è l’ha. Concludo col dire che gli animali si capiscono senza parlarsi, gli uomini si parlano senza capirsi. Francesco Pellecchia (Presidente Nazionale ANPANA) Caro Presidente Spero di non far diventare tediosa più di quanto non lo sia già, per i lettori, questa querelle, ma alcune considerazioni le sono dovuto. La ringrazio intanto per il mutamento del tono che mi pare più disteso ed accettabile (oltre che meno allarmista) ma mi consenta di osservare intanto che il ruolo dei giornali non è solo e soltanto quello di riportare notizie ma pure di riportare (ed esprimere) delle opinioni. Un cittadino può (ed a mio parere deve) avere dei punti di vista su cosa e come si fa vi operi o meno. Altrimenti della sanità dovrebbero parlare solo gli operatori sanitari, dei trasporti solo i marittimi e i ferrotranvieri, della scuola solo il personale scolastico e via dicendo. Come dire che il problema del randagismo (nei confronti del quale questa testata è stata ed è tutt’altro che distratta) mi riguarda come cittadino pure se mi limito a curare gli animali di casa, e come cittadino-informatore ho il diritto-dovere di esprimere punti di vista sulla base di ciò di cui sono a provata conoscenza. Quanto sopra in situazioni di normalità, se ragioniamo in termini di confronto tra soggetti diversi, che hanno magari idee diverse su come è opportuno agire, ma che si riconoscono e si legittimano a vicenda COME MI AUGUREREI FACESSERO TUTTI COLORO CHE SONO IMPEGNATI IN AZIONI (che ritengo profondamente nobili e civili) TESE AL BENESSERE DEI VIVENTI A DUE O QUATTRO ZAMPE. Purtroppo sul fronte della tutela faunistica e naturalistica (e non solo) la situazione elbana è fuori dalla normalità: lo è in primo luogo per la devastante pochezza culturale e per la insensibilità della sua classe amministrativa e dirigente, lo è, anche se in linea molto subordinata, pure per difetto di dialogo tra le stesse componenti ambientaliste e da (modesto in ogni senso) ex-presidente del locale circolo di Legambiente, parlo con una discreta cognizione di causa. Ciò premesso, quando un cittadino si trova di fronte a qualcosa di così grave che a suo parere costituisce reato (che è una parola grossa da usare con parsimonia) deve segnalarlo a chi di competenza. Veda Presidente io ho sempre pensato che querele, denunce e dimissioni, le persone serie di solito non le minacciano o le annunciano; le sporgono o le danno. Punto. Personalmente però continuo a credere che, se su quanto accaduto fino ad oggi, si stendesse una pietosa lastra di granito, e se tutte le persone di buona volontà, si tirassero su le maniche e imparassero a lavorare insieme per risolvere i problemi che (drammaticamente) ci sono, senza curarsi di risultare i primi o gli ultimi della classe, ne avremmo molto da guadagnare. Quanto alle urla, guardi, meglio i volumi bassi, ci si fa capire di più che ad urlare e di norma si risulta più convincenti. La saluto


gatti colonia felina

gatti colonia felina