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Tortolini: Ulteriore replica a Fratini su Toremar: non perda tempo in discussioni inutili

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 12 febbraio 2011

Onestamente ho più dubbi e meno sicumere di Giovanni Fratini a cui riconosco una indubbia caparbietà nel difendere le cose in cui crede compresa una certa passione argomentativa nell' affrontare tutto ciò che non è più all'ordine del giorno da più di un anno, una propensione che onestamente non riesco ad avere. Ho dei seri dubbi che l'ipotesi di una società mista pubblico-privata per la gestione del servizio di trasporto marittimo avrebbe consentito di caricare gli enormi investimenti per il rinnovo della flotta solo sul socio privato se non con una riduzione dell' interesse pubblico ,intervenendo cioè, sulla riduzione di costi in termini di servizi, di corse, o giocando sulle tariffe. Ho invece la certezza come testimone diretto, che in Toscana si è deciso a fronte di una drastica riduzione di risorse pubbliche ( - 320 mil nel 2011, - 360 mil nel 2012, con un abbassamento del tetto sul patto di stabilità che nella casella investimenti segna un - 18 % ) di confermare la scelta di privatizzare la Toremar individuando nel bando di gara pubblica la sede dove costruire tutte le garanzie possibili per garantire servizio, qualità e quantità di corse tra l'Elba e il continente. Bando di gara suscettibile di miglioramenti e di scelte aggiuntive come dimostra la proficua riunione tra i sindaci Elbani e l'assessore ai Traspoprti Ceccobao. In un quadro complicato di finanza pubblica si è confermata questa scelta coerentemente con una Finanziaria dal chiaro segno di ristrutturazione della presenza pubblica, di revisione della spesa storica consolidata evitando di intervenire sulla pressione fiscale. Eccolo, giusto o sbagliato, condivisibile o meno, il segno di una politica. Ho seri dubbi che il parallelo tra la privatizzazione Toremar e la vicenda degli aeroporti Toscani sia appropriato. L'obiettivo della sinergia tra Pisa e Firenze è complessa e tutto da costruire, non è detto che passi dall'acquisizione di quote fiorentine da parte della Regione, comunque sia esclusivamente orientate al raggiungimento di questo disegno industriale. Ho invece la certezza che non si conosca fino in fondo ciò di cui si parla quando si affronta il tema dei costi del Consiglio Regionale della Toscana, dentro un valzer di cifre e di considerazioni del tutto lontane dalla realtà. Il Consiglio durante le prime sedute della legislatura ha prodotto e votato all'unanimità un provvedimento proposto dal presidente Monaci che prevede una riduzione delle spese di funzionamento di 3 milioni di euro. Sulla riforma del vitalizio c'è una proposta avanzata in termini generali dal Presidente Rossi e un lavoro che vede anche altre proposte di riforma che verranno discusse dal Consiglio stesso. Istituto del vitalizio che evidentemente Fratini scopre oggi, nonostante sia una amministratore di lunga esperienza, ma che esiste da decenni per i Parlamentari così come i Consiglieri Regionali e che in Toscana ci siamo posti di riformare proprio con l'inizio di questa legislatura. La Toscana, come è noto ( oppure no come sembra ) dopo le Marche è la Regione dove la politica costa meno e tuttavia se la proposta Fitto di armonizzare i costi dei Consigli Regionali con un evidente innalzamento dei costi della politica per la Toscana dovesse passare, il PD ha già detto che la Toscana non dovrebbe adeguarsi. Infine l'indennità dei Consiglieri è di circa 6800 euro lorde al mese, più le spese di trasporto e per l'attività sul territorio regionale. Indennità lorda di cui ,noi consiglieri del PD, giustamente, versiamo il 15 % al nostro partito, più il contributo ( volontario) che mensilmente diamo alle Federazioni dove siamo stati eletti. E' troppo ? Si. La politica comunque può fare molto di più, per costare meno e per essere più produttiva. Diamo anche noi l'esempio non perdendo troppo tempo con le discussioni inutili.


matteo tortolini

matteo tortolini