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A Sciambere dei nuovi e dei vecchi legaioli

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 09 febbraio 2011

Sergio, cazzo, va bene tutto ma non puoi permettere che questi scrivano in un italiano del genere, sgrammaticato, con le virgole messe a casaccio, con il linguaggio tipico di chi, con la terza elementare, vuole apparire "imparato". Scrivi qualcosa tu o, al prossimo proclama leghista, chiamo Accio del Buraccio..... Baci e abbracci Walter Caro Walterino, non solo non mi passa nemmeno per l'anticamera dell'andito dell'ingresso del cervello di chiosare repressivamente le le prose della neo-dirigenza legaiola isolana, ma ti diffido pure formalmente da farlo da solo o in compagnia dell'energumeno del Buraccio. Giova ricordare infatti che gli attuali reggitori dei destini dei padani di scoglio, riuscirono ad impossessarsi del metaforico spadone di Alberto da Giussano dopo asperrima lotta intestina (absit iniuria verbo), strappandolo a tal'altro al confronto del quale questi andrebbero insigniti di un premio Pulitzer ad ogni comunicato. Ma ti ricordi il cattedratico biologo marino presentato come "famoso professore di vetrinaia marina" (quasi che la sua "mission" fosse misurare la febbre alle lampade e fare i clisteri ai totani)? Vuoi forse che favorisca il ritorno alla guida del Carroccio (o del Baroccio) elbano l'immaginifico progettista dell'aeroporto intercontinentale di Pianosa collegato con l'Elba da navette-navetta? ti punge vaghezza del canale navigabile Stiopparello - Lacona o (altro che water front!) del mega-molo dalla Punta del Gallo fino a sotto le Grotte? "Auh Baule! (traduci prego per i foresti) Bella mi' Olga! (come sopra) i neo-legaioli-ilvati me li tengo stretti, se occorre li coccolo anche e gli firmo la giustificazione per le loro occasionali offese anche alla lingua di Dante. Anche loro (al pari dei bimbi stranieri che vogliono stiaffare nelle classi ghetto differenziate) non sono mica italiani, sono padani.


alberto da giussano

alberto da giussano