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Durissimo attacco della minoranza ad Ageno

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : lunedì, 06 ottobre 2003

La farneticante e minacciosa reazione della Giunta portoferraiese alla decisione della Provincia di presentare ricorso al Tribunale amministrativo per le illegittimità contenute nel Regolamento urbanistico, mettono a nudo il livello terminale di agonia della attuale Amministrazione e insieme l’arroganza, la cecità e l’ipocrisia politica di un Sindaco, ormai privo di maggioranza, che si è rifiutato, fino ad oggi, di dare ascolto alle critiche che da più parti, e non solo dalla Provincia, gli sono piovute addosso e che non ha neppure il coraggio di firmare la lettera indirizzata al Presidente Frontera. La tesi della agonizzante Amministrazione di centro destra, è dunque questa: se i cittadini non potranno costruire la prima casa o ampliare quella che hanno, la colpa sarà della Amministrazione provinciale “di sinistra” e dei Consiglieri di minoranza. Più indecente strumentalizzazione politica non si potevano inventare. Il Sindaco si è recentemente autodefinito “ un galantuomo che la politica non ha ancora cambiato” e che vuole, fortissimamente vuole, consentire la costruzione di prime case e favorire le cooperative edilizie. Anche in politica si deve essere galantuomini e non si può spudoratamente mentire ai cittadini. E Ageno mente sapendo di mentire. La minoranza consiliare ha denunciato, a più riprese, le illegittimità del Regolamento urbanistico, ma si è anche offerta, più volte, per trovare con la Provincia, maggioranza e minoranza insieme, il modo legittimo di risolvere il problema della prima abitazione. Questa nostra disponibilità risulta in un verbale della Commissione urbanistica e in più verbali del Consiglio comunale. La Provincia ha chiesto fin dal mese di febbraio di questo anno, di adeguare il Regolamento urbanistico alle norme del Piano strutturale e del Piano provinciale. Cosa che il coriaceo Ageno e i suoi fidi Tecnici hanno sempre, e con arroganza, rifiutato di fare. Più volte ci è stato detto in Consiglio, proprio dal Sindaco, che chi non era d’accordo con il Regolamento aveva una sola possibilità: fare ricorso al Tribunale amministrativo. Di ricorsi al TAR ce ne sarà più di uno. Uno dei ricorrenti sarà il Comitato cittadini attivi, a cui hanno aderito molti cittadini che non hanno nulla a che fare con i partiti e con la politica; tra loro ci sono anche persone che nel 1999 votarono questa Giunta di centro destra. Critiche pesanti al Regolamento sono state fatte anche da Organi dirigenti di Forza Italia, cioè dallo stesso partito del Sindaco. Lo smemorato Ageno si attribuisce il merito di aver dato finalmente un Piano regolatore alla sua città che, a suo dire, ne sarebbe stata sprovvista dal dopo guerra ad oggi. Dimentica furbescamente di dire che dal 1973 lo sviluppo di Portoferraio è stato regolato da un Programma di fabbricazione. E dimentica di dire, soprattutto, che la precedente Amministrazione, a fine anno ’98, aveva approvato un Piano regolatore, consegnato nel gennaio successivo in Regione, che prevedeva, tra l’altro, la possibilità di costruire 70/80 prime case, di ampliare quelle esistenti e individuava aree da assegnare alle Cooperative edilizie. Ma il nostro Sindaco ( in pieno accordo con il Vice Fuochi) pensò bene di revocare quel Piano regolatore nel settembre del 1999, per la sola ragione che portava “il marchio” della precedente Giunta di centro sinistra. Ma la menzogna più clamorosa il galantuomo Sindaco la dice a quegli stessi cittadini che desiderano farsi la prima casa, perché non dice, prima di tutto, che i loro terreni non sono indicati come edificabili nelle carte del Piano; non dice che oltre a quei cittadini che avevano fatto domanda, molti altri possono richiedere la concessione edilizia perché il Regolamento ha cambiato i criteri fissati a suo tempo dalla Giunta per la selezione. Chi potrà avere sicuramente il permesso di costruire?. Abbiamo il fondato timore che i primi saranno quelli che avranno “più santi in paradiso”. E infine non dice il nostro Primo cittadino che una delle illegittimità più evidenti del Regolamento sta proprio nell’aver rapportato la possibilità di edificare alla consistenza del nucleo familiare. Siamo l’unico Comune della Repubblica italiana a prevedere una norma del genere. Con il risultato che chi otterrà la concessione, si troverà tra le mani una concessione illegittima. Infine un’ultima annotazione. L’Ufficio tecnico, con tutta la documentazione del Regolamento urbanistico, è stato posto sotto sequestro dalla Magistratura. Noi non abbiamo fatto né intendiamo fare speculazioni politiche su questo episodio. Sarà la Magistratura a stabilire se oltre alle illegittimità amministrative, sono stati commessi anche illeciti penali. Certo il sequestro di un Piano regolatore non è cosa di poco conto; non è un fatto molto usuale e dovrebbe far riflettere.


tramonto viste

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