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Riecco lo sfigato

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 06 ottobre 2003

Egregio Signore di Elbareport, Sono il cittadino sfigato di cui lei ha messo in dubbio la spontaneità del mio intervento sul problema casa a Portoferraio. Siamo in un paese libero ed ognuno sceglie il modo in cui può esprimere le proprie opinioni. L’anonimato è una scelta per tutelare la mia famiglia da una ritorsione ben più reale di quella da lei ironizzata: se conoscesse il mio sfogo, il proprietario di casa mi butterebbe fuori in un battibaleno e mi ritroverei senza casa! Lei probabilmente non sa nemmeno che cosa significa stare da un decennio in affitto col miraggio di acquistare una casa propria in Cooperativa (non ho nessun terreno di proprietà). Non le sembra che possa avere questo diritto? E dopo aver tanto aspettato, vedi che tutte le tue speranze possono svanire perché qualcuno non vuole che il regolamento sia definitivamente approvato. L’ulteriore beffa è che invece negli altri paesi dell’Elba questo è possibile. Che avrebbe fatto lei al mio posto? Le assicuro che quelli che lei chiama i miei amati (ed i suoi odiati) amministratori non li ho neanche votati! La gente come me chiede solamente che il regolamento urbanistico sia operativo al più presto e consenta a “tutti” coloro che lo desiderano di poter finalmente realizzare il sogno di una vita, la casa (e non aspettare un altro decennio). Un’ultima cosa. Se fossi un familiare dei suoi odiati amministratori non perderei certamente tempo a scriverle. E’ proprio vero che al peggio non c’è mai fine. Non so perché ma quando non si trovano più argomentazioni, si utilizza sempre la politica del sospetto. Lo Sfigato Caro Signore Come disse Andreotti: “Pensare male è peccato ma di solito ci s’azzecca” E dopo le sue giustificazioni ci crediamo ancora meno alla sua sincerità, perché questo aguzzino travestito da padrone di casa non ci convince neppure un po’. C’è comunque una soluzione per evitare l’anonimato, che è quella di firmare e pregare il giornale al quale si scrive di tenere riservata l’identità, in tal caso il pezzo esce con la dizione finale “lettera firmata”. O pensa che per mestiere facciamo i delatori dei sanguinari “padroni di casa”? Quanto al fatto che non sappiamo cosa significa stare in affitto, è proprio vero: ci abbiamo vissuto solamente 40 anni prima di acquistare una casa in cooperativa terminata di pagare nel giugno 2003 alla tenera età di 55 anni. Ma ammettiamo per un attimo che lei sia la persona che dice, in tal caso è proprio confuso forte perché, senza un terreno di proprietà dove ritiene di andare senza ombrello? Lo ha capito o no che questo capolavoro di Regolamento Urbanistico, che è già vigente, ma che riteniamo tra non molto diverrà carta straccia, è dedicato soprattutto a chi vuole farsi la “prima casa” disponendo di terreno e soldi? Al contrario lei (o uno che si trovi realmente nelle condizioni in cui lei dice di essere) avrebbe tutto da guadagnare dall’annullamento di questo strumento urbanistico e dalla elaborazione di un vero piano che preveda un serio PEEP. Ma più ancora guadagnerebbe da una nuova politica della casa da parte di un’amministrazione capace di incentivare l’uso ed il riuso del costruito esistente, anche con aiuti economici a chi procede ad acquisti nelle zone urbanizzate, come fanno da decenni amministratori decisamente meno “barudda” di quelli che ci siamo rimpastati negli ultimi venti anni. Lei dice di non aver votato per Ageno e soci, secondo noi ha fatto malissimo, riconosciamo nel suo procedere logico gli stessi tratti di confusione mentale della quasi cara maggioranza estinta di Portoferraio. Lasci perdere la “politica del sospetto” e non usi parole più grosse di lei. Se ritiene poi di avere argomentazioni urbanistiche schiaccianti rispetto alla nostra pochezza le usi (e le firmi) per ora da lei abbiamo letto solo sviolinate ad Ageno e discorsi a viaggio d’acqua.


sfigato torero incornato

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