Torna indietro

Controcopertina: Politicare o non policare .. questo è il problema

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 08 febbraio 2011

Leggo sempre con estremo piacere i richiami, verbali o riportati dalla stampa nazionale e locale (non ultimi quelli apparsi anche sulla stampa elbana), a tornare alla politica e ad abbandonare lo scontro personale, quasi fisico, che nulla ha a che vedere con gli interessi dei cittadini e che nessuna attinenza hanno con i loro gravi problemi contingenti sociali ed economici e che, spesse volte nasconde la pochezza dello spessore politico dei personaggi. Tuttavia, a quanto si evince dalle cronache, pare proprio che nulla sia cambiato, in molti contesti, pur rispettando l’oggettiva diversità dei vari casi: sembra lecito, a questo punto, cercarne le motivazioni. Nella mia veste di modesto osservatore, in particolar modo delle vicende elbane ed ancor più di quelle marinesi, mi sono innanzitutto posto l’obiettivo di individuare gli “ingredienti” necessari per il raggiungimento dello scopo del “ritorno alla politica” affinché non rimanga solo un saggio, quanto inefficace, richiamo : Ebbene, credo di avere individuato, come indispensabili ingredienti, almeno i seguenti : - Il senso della politica, quale essenziale ed oggettivo prerequisito - I politici - La volontà congiunta e concorrente di fare politica da parte dei soggetti coinvolti Banale, vero? Eppure sembra non essere proprio così. Per quanto riguarda il primo punto, su cui ho avuto già modo di scrivere in precedenti note, una vera “politica” democratica deve palesemente testimoniare un confronto trasparente di programmi e strategie, ed offrire ai cittadini la prova di una dialettica, anche aspra, sui contenuti degli stessi, alla fine mediati in nome di un superiore, reale e più generale interesse pubblico. Per arrivare a questo, tuttavia, si rende necessario il rispetto di almeno tre fondamentali virtù: trasparenza, partecipazione e reale rappresentatività. Non cito il rispetto della legalità, data l’ovvietà di esso. In tutti casi in cui si adottano metodi tipici di una muscolarità e di un decisionismo individualista gestendo la “cosa” pubblica come una “cosa” assolutamente privata, rinunciando di fatto alla partecipazione ed al confronto, ecco che, automaticamente, si perde irrimediabilmente proprio il senso della politica. E’ forse questo che è accaduto ? Per quanto riguarda il terzo punto, è bene ricordare che “i matrimoni si fanno in due” e, pertanto, risulta molto difficile ipotizzare un rispetto esclusivamente unilaterale del senso della politica; è, invece, molto facile attendersi (in mancanza, appunto, d’altro) il decadimento del confronto in personalismi via via degradanti verso la provocazione ed il discredito, verso l’accusa e la denuncia, verso atteggiamenti che d’ufficio vengono etichettati come nemici ed ingiuriosi, verso ostilità che molto somigliano a faide. In questo scenario, tuttavia, diventa lecito porsi alcune domande, quali, ad esempio : fare la voce grossa quando si assiste all’evidente disconoscimento di un confronto partecipato e democratico, è ingiuria? Pretendere, in tutti i modi, il rispetto manifesto di leggi e regolamenti, è atto ostile? Attendersi la trasparenza e la condivisione di strategie e programmi, è insana curiosità? O diventa, piuttosto, irresponsabile complicità non voler vedere, non voler sentire, non voler parlare? In realtà, anche al di là degli “stili” del tutto personali con i quali i singoli esercitano il proprio ruolo, rompere gli “accerchiamenti” sarebbe estremamente facile: gli accerchiati aprano le porte delle proprie mura e gli accerchianti depongano le armi (ad eccezione di quelle politiche, ovviamente). E qui veniamo al secondo fondamentale ingrediente della mia personale ricetta, i politici : chi avrà la capacità e la volontà di iniziare questo percorso virtuoso? Per questo secondo punto, non ho molti argomenti o risposte, ma parrebbe scontato attendersi questo primo passo proprio da chi governa: altrimenti, lunga vita alla non-politica!


Marciana Marina in volo

Marciana Marina in volo