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A Sciambere della cipolla

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 07 febbraio 2011

Una decina d’anni fa mi fu recapitato per posta un simpatico libello intitolato “Una storia italiana”. Lo aprii e ne lessi qualche pagina: era il PRIVATO di Silvio Berlusconi che, entrava, contro la mia volontà, in casa mia. Conoscevo già benissimo l’aspetto pubblico della personcina (la banca Rasini e i capitali di partenza, il rapporto con Craxi, Previti, Dell’Utri, Bontade etc., le tv becere e devastanti sul piano culturale e nella formazione del pensiero comune, il Milan usato da un ex interista per l’acquisizione del consenso, le vicende legate alla corruzione di magistrati, guardia di finanza, testimoni etc, gli imbrogli fiscali e la P2 etc. etc. all’infinito) e venni così a sapere anche che: mamma Rosa fece tanti sacrifici, papà Luigi riparò in Svizzera perché antifascista, Silvio si pagò gli studi cantando nelle feste ma mai nei night, perché era di buona famiglia (testuale), l’amore con la prima moglie, Dudi e Marina, il successo ma la “vita non cambia, perché a Silvio non piace ostentare”, l’amore per Carla che si trasforma in “sincera amicizia”, i figli cui li lega un legame profondo anche dopo che, a teatro, vede Veronica, ed “è subito amore” . Vengo a sapere che i figli sono educati con il sistema steineriamo (mecojoni) e che Marina ama vestire in “modo classico e discreto” (vedere su google le foto digitando “marina Berlusconi ubriaca”), che Silvio accoglie in casa cani, gatti e scoiattoli, ama i fiori, odia la cipolla e combatte il cancro. Insomma, Sergio, non vorrei schiantarti i coglioni continuando a raccontarti il libello (anche perchè avrai pensato "Esticazzi" almeno 10 volte), ma ti devo confessare che io, grazie a quella lettura, mi sono APPASSIONATO al PRIVATO del nostro Presidente. Oggi voglio sapere tutto, ma proprio tutto del suo privato, tutto quello che avrebbe voluto ma non ha potuto dirci. Non mi basta piu’ conoscere l’oroscopo di Silvio e i suoi “piccoli segreti” (i fiori, la buona lettura, la cucina), voglio sapere i GRANDI segreti del suo PRIVATO, per poterlo amare di piu’ e poterlo votare ancora. E cosa succede? Lo vedo che invoca la privacy e lo sento dire che, in casa sua, nessuno deve sapere quello che fa. Ed io che mi ero così commosso nel vederlo accarezzare la capretta nel giardino di casa, mi ero così immedesimato in lui in piccoli aspetti della quotidianità (chi non ha mai indicato un Canaletto nel tinello di casa?), lo sentivo uno di noi, sognavo. Non si fa così, Silvio, prima mi illudi di esserti amico, ti fai conoscere, amare, stimare, perfino invidiare e poi mi sbatti la porta in faccia? Walter Caro Walter Anni fa scoprii di aver avuto curiosamente una disavventura in comune con Lamberto Lungonelli: entrambi in momenti diversi (ma entrambi in treno) eravamo stati abbordati da dei "Bambini di Dio" adepti ad una setta di incommensurabili spaccaminchia americani, che pretendevano di esercitare il loro apostolato ferroviario esordendo con un meraviglioso "Tu certamente ti sarai posto il problema dell'esistenza di Dio .." in italiano ma con marcato accento yankee, che posto a due comunisti uno ateo e l'altro agnostico era quanto di più azzeccato si poteva pensare. In entrambi i casi il predicatore offriva della caramelle di menta (che guarda caso non piaceva né a me né a Lamberto). Ti chiederai che cosa c'entra .. c'entra perché mi è stato riferito che anche il Sultano Piporitto ha una vera fissa con le mentine che distribuisce a tutti, talché (al pari che coi bambini di Dio) che potrei dire a lui "Guarda nemmeno sul gusto delle caramelle si va d'accordo". Ma ti ho scritto tutto ciò per annunciarti che se per disgraziatissima ipotesi dovessi un giorno trovarmi al suo cospetto curerò di giungerci "mangiato" dopo un piatto di panzanella con generosa dose di acciughe, tonnina e soprattutto cipolla (che amo alla follia) e mi porrò sopravvento.


cipolla

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