Le sorprese specie per i parchi di questi tempi non mancano e l’ultima è che sono finiti nel paniere dell’ISTAT con i musei e gli zoo. Si tratta di questo; l’istat prevede che nel 2011 gli italiani spenderanno di più in certi servizi e tra questi appunto i parchi pagando il biglietto d’ingresso come nei musei e gli zoo. La previsione riguarda – e già qui non se ne capisce la ragione- solo i parchi nazionali. Per musei e zoo non si fanno mi pare specificazioni di sorta, per i parchi si e quelli regionali sono infatti esclusi. Ma dove la sorpresa è davvero tale è che la previsione per i soli parchi nazionali è di 80 milioni di euro di incassi. Per avere una idea della cifra si deve sapere che di recente grazie a Tremonti ai parchi nazionali il ministero ha assegnato circa 35 milioni di euro. Con i soli biglietti d’ingresso questa cifra dovrebbe addirittura quasi triplicarsi. Ora, anche senza essere tanto addentro a queste cose c’è da trasecolare perché buona parte dei parchi nazionali i soli biglietti su cui possono contare sono quelli della lotteria. E questa in effetti lo è tanto più che i parchi nazionali da questo punto di vista stanno assai mediamente peggio di quelli regionali. Cosa può avere spinto allora a mettere nel paniere i parchi e soprattutto a metterci solo quelli nazionali e per cifre così improbabili? La Brambilla aveva avuto la brillante idea di spalmare il verde dei nostri parchi di campi da golf –per cassaintegrati- come disse Bossi. Intendiamoci esagerazioni a parte la previsione conferma che i parchi non sono quegli inutili carrozzoni di cui spesso si straparla ma una realtà apprezzata dal paese. Resta tuttavia una previsione per niente credibile che potrebbe spiegarsi così; quando i parchi busseranno cassa come doverosamente dovranno fare specie dopo la cura dell’anno da poco concluso qualcuno potrebbe dire; ma come con tutti quei quattrini che avete incassato con i biglietti d’ingresso ne volete altri? Anche qui non c’è molto di nuovo perché previsioni fasulle già negli anni scorsi ne sono state fatte tante a partire proprio dai Musei; Bondi docet. Come è andata a finire lo sappiamo. Per i parchi fin d’ora si può dire che andrà a finire nella stessa maniera. Ma di bufale non si campa e neppure di soldi finti.
cartello parco volterraio