Ho letto l’articolo dedicato alla presentazione della ‘sfida riformista ai tagli’ di Tortolini coordinatore delle politiche ambientali del Pd toscano. Una cosa in particolare mi ha colpito ma sarebbe meglio dire sorpreso visto che l’idea era stata immediatamente contestata da più parti appena sfornata. Idea su cui pochi giorni fa era tornato anche Agresti vice presidente della Commissione ambiente del consiglio regionale il quale giustamente sosteneva che l’azienda agricola di Alberese deve passare in gestione al Parco della Maremma. Tortolini invece torna a proporre che le relative aziende agricole dei parchi regionali saranno riunite alla Tenuta Alberese sotto un unico responsabile di gestione. Perché sia chiara l’assurdità della proposta va ricordato che questa brillante operazione è volta a sottrarre al parco di San Rossore la gestione di quella che a Firenze qualcuno considera una mera azienda agricola dimenticando o ignorando che quei 5000 ettari della tenuta ex presidenziale dove si svolge anche una attività agricola rappresenta il cuore del parco la cui gestione ha implicazioni generali che poco hanno a che vedere con la coltivazione di qualche pannocchia. E trovo tanto più sorprendete questa sortita, che peraltro prevede la chiusura della agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione agricola forestale, alla vigilia della discussione sulla legge regionale sui parchi. Quella è la sede dove discutere quale ruolo non settoriale devono giocare i parchi nella nostra regione. Evitiamo quindi scelte sbagliate di cui dovremo pentirci magari proprio facendo i conti.
sentiero nel bosco