Torna indietro

Controcopertina: Il Comitato Elba Sanità dopo l'incontro con la Direzione USL 6

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 31 gennaio 2011

Giovedi 27 gennaio Il Comitato Elba Sanità ha incontrato la Direzione dell’Azienda Usl 6 Livorno. E’ stata per noi una data importante poiché l’incontro è stato sollecitato dalla Direzione stessa che ha voluto ascoltare le nostre argomentazioni sulla sanità elbana. La nostra azione a difesa della qualità delle prestazioni sanitarie a favore dei cittadini elbani, in un contesto di profonda riorganizzazione di tutti servizi sia ospedalieri che territoriali dettati da una più moderna ed efficace metodologia di intervento, ma soprattutto dall’esigenza di razionalizzare le spese in presenza di sempre minori risorse, ha avuto ampio riconoscimento sia da parte dell’opinione pubblica che delle Istituzioni locali nonché da chi sta direttamente operando per realizzare questi mutamenti divenuti per noi del tutto epocali. A questo proposito abbiamo sempre sostenuto che la nostra lotta indirizzata ad ottenere il massimo risultato possibile aveva lo scopo di aprire un dialogo costruttivo anche con la Direzione generale che ha responsabilità principali nella gestione della sanità sul territorio di sua competenza. Su alcuni argomenti di carattere generale abbiamo riscontrato convergenza di idee, mentre su altri vi sono stati sicuramente difformità di giudizio. Abbiamo comunque riaffermato che il filo rosso che unisce tutte le criticità del sistema è la mancanza endemica di personale. Ci è stato obiettato che spesso le figure professionali destinate all’Elba si rifiutano di accettare l’incarico. Su questo fenomeno sarà necessario indagare profondamente coinvolgendo tutti i soggetti potenzialmente responsabili. La prospettiva che la sanità elbana debba essere sempre più integrata nella rete complessiva dei servizi ospedalieri, ambulatoriali e territoriali aziendali usufruendo di tutte le possibili eccellenze sia professionali che strumentali a disposizione, è una esigenza che è stata riconosciuta da entrambi, come è stata indicata la necessità di operare una efficace osmosi di tutto il personale medico ed infermieristico fra le diverse strutture aziendali per migliorare l’ efficienza dei servizi, tenendo conto anche che la quantità di interventi eseguiti è la migliore garanzia per assicurare la massima qualità possibile. Per noi la nuova organizzazione aziendale in Dipartimenti può essere funzionale allo scopo suddetto se l’attenzione per la nostra Isola verrà mantenuta sempre al massimo livello. Tuttavia abbiamo sottolineato l’esigenza che sul nostro territorio debbano essere effettuate e assicurate tutte le prestazioni standard che non richiedano particolari specializzazioni, per evitare gli inevitabili disagi economici e materiali che comportano le trasferte in continente. Abbiamo poi manifestato alla Dott.ssa Calamai, al Direttore Sanitario Dott. Lavazza e a tutti gli altri Dirigenti presenti, le criticità che secondo noi affliggono i diversi reparti o aree di intervento. La nuova Area materno infantile, collocata in un solo corridoio ha spazi ridotti e produce disagi e possibili pericoli nelle tre sezioni di ostetricia, neonatologia e pediatria. Durante il turno notturno vi sono solo due operatori, per noi insufficienti per fornire una efficace assistenza a tutta l’Area. Non abbiamo ottenuto risposte e ci è stato ribadito che solo due infermiere di notte sono sufficienti. Sull’Area materno infantile continueremo dunque a batterci. Ci hanno comunque confermato, per quanto compete alla Direzione aziendale e alla Regione, il mantenimento del punto nascita, nonostante le sole duecento nascite all’anno. Il Reparto di Medicina, anche in attesa della realizzazione dell’ospedale di comunità e dell’hospice, per l’importanza che ricopre, va sicuramente mantenuto quanto meno nelle dimensioni e nella qualità attuali; abbiamo auspicato che il Dott. Vecce, andato in pensione, venga sostituito da una Figura professionale di alto livello che apporti nuove competenze in aggiunta a quelle esistenti, già di per se rilevanti. Anche se verrà abolito formalmente il primariato ci aspettiamo che il futuro Responsabile abbia la forza e la capacità di continuare l’opera di chi lo ha preceduto. Su questo non abbiamo avuto risposte definitive, ma abbiamo avuto la sensazione che l’intenzione possa essere questa. Vigileremo e valuteremo le risoluzioni finali. Il Reparto di Chirurgia e di Ortopedia dovrà continuare ad operare come ha fatto fino ad ora per gli interventi di routine come le protesi d’anca; ci è stata assicurato che questo continua ad avvenire. Radiologia e Anestesia soffre più di altre realtà della mancanza di medici specialisti; ci hanno risposto che sono in fase di realizzazione da parte dell’Estav ( Area Vasta competente per l’acquisizione del personale e dei strumenti di varia natura) i concorsi e le graduatorie per integrare la compagine dei Radiologi e degli Anestesisti. Cercheremo di sollecitare nelle forme più opportune l’Estav e il Governo regionale perché ciò sia fatto nel più breve tempo possibile. In attesa, però, dovrebbe realizzarsi quella osmosi di personale dedicato fra tutte le strutture aziendali di cui si accennavamo sopra. Senza dubbio insisteremo su questo opportunità. Alla luce anche dei recenti episodi in cui è mancato l’intervento dell’elisoccorso, abbiamo chiesto che la Direzione del 118 si faccia carico di studiare ed attuare al più presto dei protocolli alternativi di trasporto urgente, nonché di prevedere, in ultima istanza, il trasferimento in continente mediante vedette dei Corpi militari con l’ausilio di una eventuale barella mobile di rianimazione. La Dott.ssa Calamai si è impegnata a coinvolgere in questa scelta il Dott. Genovesi responsabile del Servizio. Anche in questo caso vigileremo perché la problematica sia risolta positivamente e in tempi brevi. Altra importante questione che abbiamo sollevato è stata quella relativa alle liste di attesa e alla mancanza o scarsità dei più semplici apparecchi diagnostici e sui frequenti guasti di apparecchiature più complesse Su quest’ultima ancora una volta ci è stato riferito che la competenza è dell’Estav e dunque anche in questo caso provvederemo a sollecitare, ci auguriamo insieme all’ Azienda, le autorità competenti. Sulle liste di attesa non ci è sembrato che ci siano state date risposte soddisfacenti, infatti la tendenza ad accentrare la diagnostica, i percorsi terapeutici e quelli ambulatoriali verso strutture e figure professionali del continente se da una parte consente risparmi di spesa per l’Azienda, dall’altra inevitabilmente allunga l’attesa per gli elbani. Per ovviare a questo indubitabile disagio, abbiamo proposto la possibilità di avere sul nostro territorio convenzioni con ambulatori privati. Ci è stato obiettato che devono essere gli stessi ambulatori privati a chiedere simili convenzioni; se ciò avvenisse, e noi lo solleciteremo, vedremo alla prova dei fatti quali saranno le risposte della Direzione. Ci è stato annunciato da parte del Direttore Sanitario Dott. Lavazza la prossima apertura del servizio “ Day Service”, un percorso diagnostico e terapeutico dedicato a ciascun paziente per cui un solo medico responsabile si farà carico di tutto l’iter, individuando vie preferenziali per abbreviare i tempi di attesa e di risposta ai bisogni sanitari di ciascun cittadino. Questa senza dubbio potrà essere un prestazione innovativa e che, se ben realizzata, concorrerà ad accorciare le interminabili attese a cui oggi siamo costretti.. Per il Servizio di fisioterapia e attività fisica adattata, pur concordando sulla inevitabilità di un accentramento del servizio stesso che consente una migliore operatività con strumenti e attrezzature dedicate, abbiamo espresso la nostra opinione sulla necessità di ottenere una maggiore mobilità verso il centro unificato con mezzi di soccorso pubblico e l’ esigenza dell’intervento sul territorio di tecnici fisioterapisti per assistere soprattutto gli anziani o le persone con difficoltà motorie importanti. Ci è stata annunciata la presenza di un fisioterapista anche per Marciana Marina che dovrebbe coprire così un territorio vasto e complesso come quello dell’estremo versante occidentale dell’Isola. In relazione a tutti i servizi territoriali sulla cui odierna importanza si è ampiamente convenuto, si è constatato da tutte e due le parti l’ urgenza di rafforzarle o addirittura di crearle ex novo. Ci auguriamo che questa volontà si traduca in realizzazioni concrete ed in tempi tecnici riscontrabili. Per ultimo abbiamo accennato alla situazione critica in cui versa la Residenza Sanitaria Assistita di S. Giovanni per la promiscuità in cui spesso vivono ospiti che hanno necessità di assistenza diversificata. Ci è stato promesso che sia le strutture interne che esterne saranno modulate per porre rimedio a tali criticità. Attendiamo e ne verificheremo i risultati. Durante l’incontro fra la Direzione aziendale e la Conferenza dei Sindaci, si è annunciata purtroppo la riduzione consistente delle risorse destinate al Progetto Elba. Noi riteniamo che tali risorse comunque non debbano essere dedicate ad interventi semplicemente di ordinaria amministrazione, bensì destinate al rafforzamento e miglioramento della qualità dei servizi che devono avere una peculiare specificità per un territorio particolarmente disagiato come quello insulare. Ci batteremo perché le risorse a noi destinate non siano così ridotte e affinché la loro destinazione sia quella su indicata. A conclusione dell’incontro, la Dott.ssa Calamai ha auspicato che ci possano essere successivi incontri di confronto e verifica con il Comitato. Il Comitato si è pronunciato ovviamente a favore, pur ribadendo il suo ruolo di ascolto di tutte le doglianze da parte dei cittadini utenti, di forte denuncia delle stesse per ricondurle in un contesto generale di inefficienza dei servizi, riaffermando il suo compito di incitare , di criticare costruttivamente, di proporre soluzioni, affinché le Amministrazioni Locali e Regionali, la Direzione Aziendale producano un loro effettivo miglioramento. Condividiamo in gran parte tutto ciò che è stato scritto nei documenti ufficiali, vogliamo, però, che non siano solo vani pronunciamenti, ma che sia tutto effettivamente realizzato e soprattutto che lo sia rapidamente e nei tempi che sono stati o saranno indicati.


ospedale laterale destra

ospedale laterale destra