Ringraziamo Elbareport per le critiche e per la pubblicazione delle nostre proteste e/o proposte, in effetti la gente per strada comincia a chiederci il perché di una politica, diversa, sui trasporti marittimi, dalla Campania del PD di Bassolino alla Toscana del PD di Martini (e successivamente Rossi NDR) e sa cosa rispondiamo, che la politica dipende dalle persone che la fanno e non dai partiti. In ogni caso non intendiamo certo sostituirci alle competenze degli assessori provinciali o regionali ai trasporti, auspichiamo solo ed esclusivamente che ci sia un rinnovamento meritocratico nell'interesse di tutti e cerchiamo sempre di imparare anche dagli altri e non ci adagiamo sugli allori. Ringraziamo il Direttore di Elbareport della stima dimostrataci e magari in un futuro prossimo quando avremo un po' piu' di tempo disponibile, sarà sicuramente il primo a cui sottoporremo il nostro progetto di riforma totale dei trasporti marittimi, terrestri e aerei dell'Isola d'Elba e se lo vorrà anche della Toscana e dell'Italia intera, a cui anteporremo però prima una vera riforma della giustizia anti-corruzione e anti-concussione sull'amministrazione pubblica in Italia. Penso che anche il Direttore fosse d'accordo sull'idea che la Toremar rimanesse pubblica e venisse fatto il bando europeo, come vuole la legge e la comunità europea, solo per i contributi della continuità territoriale per Capraia, Giglio, Pianosa, Rio Marina, aliscafo e la prima e l'ultima corsa su Portoferraio, visto la concorrenza praticamente inesistente nel Canale di Piombino. Gimmi Ori Caro Ori I ringraziamenti non sono dovuti quando semplicemente si attende ("alla meglio") al proprio lavoro. Ciò premesso "cosa fatta capo ha" e continuando con le massime "è inutile piangere sul latte versato"; come dire che dal mio punto di vista (come da quello del Comitato) l'Elba intera ha perso una battaglia importante e la giunta Rossi, sposando, in tema di servizi marittimi, scelte ispirate da uno sfegatato neo-liberismo non ha fatto un buon servizio alle sue comunità insulari, ma così stanno le cose. Punto. D'ora in poi il compito degli organi di informazione e della società civile deve essere quello di vigilare attentamente (e mi pare fino ad ora lo stanno facendo) sull'evolversi degli eventi, così come presto ci sarà da "marcare" la nuova gestione dei servizi perché tenga fede agli impegni e perché almeno dal nuovo assetto non giungano altre penalizzazioni dell'economia elbana, anche se mi pare, con buona pace dei Sindaci, che stando a quello che trapela, si sia partiti con il piede sbagliato anche relativamente ai criteri di valutazione delle offerte (che non pare tengano in adeguato conto l'economicità del servizio per l'utenza). La saluto
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