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A Sciambere Giorno di paga

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 05 ottobre 2003

Fino a non molti anni fa non ci si preoccupava molto del lavoro minorile, c'erano i "bimbi di bottega" che aiutavano commercianti ed artigiani e che di solito il sabato riscuotevano la loro paghetta. Bene oggi era sabato, quindi giorno di paga, e si è visto sin dal primo mattino quando non avevamo ancora preso un caffè e un anonimo signore ci ha chiesto subito dopo il "pronto": "Come ha fatto a scrivere quelle cose sulla massoneria?" "Col computer" Abbiamo risposto, ma l'interlocutore non ha apprezzato la battuta e ci ha di rimando ricoperto di contumelie che un po' per l'ora quasi antelucana (no assessore, antelucana non vuol dire contro la Basilicata) un po' perché pronunciate concitatamente abbiamo solo compreso a brandelli uno dei quali "testa di cazzo" assai più chiaro. Non passa molto e riceviamo per la prima volta nella nostra vita una telefonata da Rocco Garufo il Segretario della federazione DS di Piombino la sua domanda è più articolata vuol sapere se quegli articoli "da testa di cazzo" (testuale) ci vengono spontanei o ci sono stati appositamente commissionati per farlo incazzare. Ci perplimiamo e tentiamo di ricordare, gli epiteti ricevuti dai dirigenti del nostro partito, anni fa Piero Fassino si incazzò con noi per la storia dell'elicottero durante il sequestro Tuti in carcere e ci prese a male parole ma restò sotto al "testa di cazzo", poi il confronto con Ufo Garocco (ops ci è scappata) diventa più cortese il segretario chiude pure scusandosi (ma intanto era andata). Pochi minuti ancora e suona il telefono è un amico con il quale abbiamo avuto una discussione piuttosto accesa qualche giorno prima, mettiamo le mani avanti: "Se hai intenzione di chiamarmi testa di cazzo arrivi terzo!"