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Faita: Ritorna l'inutile e dannosa "Tassa di Soggiorno"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 28 gennaio 2011

“Un ulteriore inutile e pericolosissimo balzello per il turista ed un improvvido impegno per le aziende”. Così, sulla “tassa” di soggiorno inclusa surrettiziamente nel Decreto sul Federalismo fiscale, si è espresso Maurizio Vianello Presidente di FAITA FederCamping l’organizzazione di categoria che rappresenta la maggioranza dei campeggi e villaggi turistici italiani. Due i rischi principali che la misura, già introdotta ed in vigore nel Comune di Roma e che presto potrebbe essere adottata in altri Comuni, comporterà: da una parte l’aggravio sensibile, fino a 10 euro al giorno per turista secondo la richiesta dell’ANCI, del costo della vacanza che renderebbe meno competitiva la nostra offerta turistica, già gravata da un’aliquota IVA tra le più alte in Europa; dall’altra, la trasformazione in sostituti d’imposta degli imprenditori turistici , senza contropartita diretta e con una nuova serie di oneri, adempimenti ed impegni aggiuntivi da assolvere. FAITA FederCamping stima che il provvedimento , se approvato, produrrà una ulteriore perdita di arrivi e presenze nel mercato turistico nazionale. Ma più sensibile ed immediato sarebbe il danno per le imprese del comparto open air, infatti in questo caso il maggior costo della vacanza si tradurrebbe in un aumento fino al 10% della spesa giornaliera pro capite per gli ospiti, vanificando gli sforzi compiuti nell’ultimo triennio dagli imprenditori di contenere o evitare aumenti tariffari per combattere la depressione della domanda conseguente alla ancora attuale crisi economica. Le imprese, oltre che una seria minaccia al proprio lavoro, vedono nella iniqua misura una intrinseca contraddizione allo stesso principio federalista del Decreto, considerata la enorme frammentazione delle scelte a livello di municipalità che conseguirebbe all’adozione di una misura che di fatto elide e scavalca il ruolo ed il compito delle Regioni in materia di sostegno dei sistemi turistici locali. Un ripensamento ed un differimento della misura risultano pertanto indispensabili se si intende garantire al comparto turistico italiano una chanche di ripresa, rilancio e stabilità.


nave sbarco passeggeri toremar

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