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Continua il progetto salvacuore

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 27 gennaio 2011

In un’isola come la nostra alla ricerca della qualità e della riaffermazione del suo valore turistico, anche la sensibilità per la sicurezza balneare ed in generale per l’assistenza socio – sanitaria a residenti ed ospiti deve acquistare un posto di primo piano nelle iniziative pubbliche e private di chi vive sul territorio. In questo la Società Nazionale di Salvamento ONLUS ha rivestito e riveste da tempo un importante ruolo di testimonianza e sensibilizzazione. Il progetto SALVACUORE - abbracciato già da alcune realtà locali – ha infatti con lo scopo di aumentare il livello di sicurezza sulle spiagge e sul territorio e di formare giovani e meno giovani alla cultura del primo soccorso ed in particolare alla diffusione ed all’uso dei defibrillatori semiautomatici, in grado di vincere quella lotta contro il tempo che salva in Italia molte vite in caso di arresto cardiaco. Bastano pochi dati per far comprendere l’entità di questo problema. Ogni anno inoltre in Italia 73.000 persone perdono la vita per arresto cardiaco improvviso: una ogni 7 minuti, 200 al giorno secondo quanto diffuso il 28/08/2010 dall’Istituto Superiore della Sanità. La morte improvvisa fuori ospedale rappresenta inoltre il 91% di tutte le morti improvvise. Dopo 4 minuti dall’arresto cardiaco e senza alcun intervento inizia un danno cerebrale che diventa praticamente irreversibile dopo 10’. Per questo è importante che ogni cittadino sia addestrato, oltre che ad attivare il sistema di emergenza (118), ad iniziare la semplice manovra della Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP), che è stata calcolata in grado di allungare ad 8 minuti il tempo di sopravvivenza senza danno cerebrale. Se fosse disponibile sul posto anche un DAE (defibrillatore semiautomatico esterno) la percentuale di sopravvivenza salirebbe dal 1.5-2% al 45-65%. Per questo l’associazione dal 2004 con il progetto SALVACUORE ha contribuito a diffondere sul territorio dell’Isola d’Elba 27 dei defibrillatori e addestrato oltre 1000 persone al suo utilizzo: oggi un DAE è disponibile sulle pattuglie dei Carabinieri, Polizia, Commissariato,Vigili del Fuoco, Corpo Forestale, Guardia di Finanza, Vigili Urbani e sulle motovedette della Guardia Costiera, nonché in tutti gli impianti sportivi e in diverse strutture alberghiere, alzando notevolmente il livello di sicurezza. Continuiamo dunque con convinzione questa campagna di sensibilizzazione perché i principali luoghi di servizio – a cominciare dai nostri porti e aeroporti – laddove è più alto il transito di turisti specie nel periodo estivo – offrano questa occasione di solidarietà e accoglienza anticipando la prossima normativa nazionale sull’obbligatorietà di tali strumenti di assistenza e compiendo un atto di responsabilità verso la nostra comunità, come del resto già avvenuto con la normativa sui disabili. Come rivolgiamo ancora l’invito alle categorie ed agli operatori: la sicurezza di chi viene in quest’isola è quella di ciascuno di noi ed insieme possiamo contribuire a garantirla.


defibrillatore

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