Nuovo appuntamento con il teatro in vernacolo della compagnia “La Ginestra” che torna sabato 22 gennaio (ore 21, ingresso libero) al Palatenda di Seccheto con lo spettacolo “Il boccone del prete”, capace un mese fa, per la prima della commedia scritta da Adriano Pierulivo, di attirare circa 250 spettatori. La storia ruota attorno a un prete d’altri tempi arrivato all’Elba su indicazione del vescovo di Massa Marittima. Ad accoglierlo le comunità di San Piero e Seccheto, uno stuolo di parrocchiane servizievoli e un manipolo di ragazzini canaglie. Nonché i due antagonisti del racconto: il comunista Boris e il nostalgico del Ventennio Amintore, capaci con la loro rivalità di richiamare alla memoria le atmosfere narrate da Guareschi in “Peppone e Don Camillo”. Uno spettacolo divertente, in vernacolo, capace di tratteggiare un affresco di un’Elba ormai sbiadita. Messo in scena dalla compagnia La Ginestra e con la regia di Giovanni Mortula, il racconto si sviluppa attorno alle peripezie di Don Clemente, parroco spiantato e abituato a vivere di stratagemmi, catapultato dal suo vescovo e a malincuore in un’Elba degli anni ’60. Attorno a lui i monelli Tagliola, Bla bla bla, il Ciluffo e Peticcio, ma anche le parrocchiane Quintilia, zia Rosa, Maria Candida e Marietta e l’immancabile perpetua Apollonia. “E’ un spettacolo vivace - spiega Giovanni Mortula – che si sviluppa attorno a tre confessioni legate tra loro, dalle quali il povero Don Clemente cerca di trarre guadagno. E’ il tentativo di far rivivere attraverso il vernacolo origini lontane e cultura popolare”. Gli attori: Roberto Razzu, Marcella Catta, Giovanni Mortula, Claudio Catta, Maria Antonia Batignani, Silvano Pancani, Manuela Pierulivio, Ornella Rocchi, Chiara Rocchi, Sabrina Petrocchi, Camilla Petrocchi, Isa Mari, Ombretta Montauti, Fabrizio Pierulivio, Jessica Ferrari, Gianluca Spinetti, Cinzia Masia, Roberta Rocchi, Maurizio Battistini.
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