Torna indietro

Un Ciclone giudiziario-edilizio "bipartisan" su Capoliveri, rinviati a giudizio in 32 Accusati amministratori (come i sindaci Barbetti e Ballerini) tecnici comunali e privati

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 22 gennaio 2011

Non è la prima volta che a Capoliveri si sviluppano indagini nel campo delle violazioni urbanistiche che vedono coinvolte decine e decine di persone ma questa volta le indagini della guardia di Finanza coordinate dal PM Massimo Mannucci che hanno fatto pronunciare il Giudice delle Inchieste Preliminari della Procura di Livorno per il rinvio a giudizio di 32 persone ed iniziate nel 2005, tagliano trasversalmente il ceto politico capoliverese seminando imputazioni sia nel campo del centrodestra che in quello del centrosinistra: tra i rinviati a giudizio si trovano tanto l’attuale sindaco Barbetti (ma per fatti risalenti al suo precedente ultimo mandato) che il suo successore (e predecessore) Paolo Ballerini, con loro assessori e consiglieri comunali delle diverse compagini unitamente a tecnici ed impiegati del Comune, tecnici privati e cittadini “laici” ma interessati agli effetti delle pratiche edilizie. In rigido ordine alfabetico vengono chiamati in causa da Mannucci: Paolo Ballerini, Ruggero Barbetti , Filippo Boreali, Federico Brugioni , Carlo Cardelli, Daniele Carmani, Gianluca Carmani, Lido Cardenti, Antonello Colombi, Francesca Davoli , Alessandro Di Vita, Simona Galerotti, Giancarlo Gamba, Roberta Gelsi, Luciano Geri, Roberta Gianni, Fausto Guglielmi, Graziano Guglielmi, Umberto Guarnacci, Davide Luperini, Manuela Martorella, Giovan Battista Martorella, Vincenzo Martorella, Marco Marzorati, Nicola Masini, Federica Messina, Angelo Notarelli, Paolo Pericoli, Domenico Puccini, Alberto Pietro, Lido Tallinucci e Nicola Tomajoli Muscari. I reati che vengono contestati , differenziatamente al lotto degli indagati spaziano dall’abuso edilizio, all’abuso di ufficio, al falso fino alla concussione, con al centro della questione il contestato articolo 22 ter del regolamento edizio (introdotto dalla Giunta Barbetti nel 2002 e corretto dalla amministrazione successiva nel 2004) in virtù del quale si poteva procedere a ristrutturazioni di immobili che a parere di Mannucci portarono a cambi di destinazione d’uso, accorpamenti ed ampliamenti di immobili anche in aree vincolate. Da qui l’accusa di abuso d’ufficio contestata ai due sindaci ed agli amministratori che assunsero con loro i provvedimenti, ma lo specifico esame delle pratiche “contestate” ha consentito all’accusa di formulare ipotesi (sempre differenziate) di falso ideologico, omessa denuncia di reato e soppressione di atti ufficiali, per tecnici ed impiegati del comune ma anche per tecnici esterni. Le posizioni processualmente più pesanti paiono pero quelle di Brugioni (responsabile dell’ufficio edilizia privata) e Fausto Guglielmi (prima vigile urbano poi dipendente dello stesso ufficio) ai quali viene contestato il reato di concussione, per aver esercitato pressioni volte al cambiamento dello studio tecnico che curava le pratiche di condono edilizio. Ed ancora il reato di concussione viene contestato dal PM a Carlo Cardelli (vice sindaco sia con il centrodestra di Barbetti che con il centrosinistra di Ballerini) per avere abusato della sua posizione traendone vantaggi per la sua privata attività di agente immobiliare. Che a Capoliveri (nei decenni) ci sia stata una versione almeno “disinvolta” dell’urbanistica è palese e se non fosse altro dimostrato dall’abnorme numero di “sanatorie” registrate in occasione dei vari condoni edilizi (un numero di pratiche complessivamente vicino al numero degli abitanti del paese collinare), ma al di là dei reati pur gravi, ma che potremmo definire “da interpretazione normativa” contestati agli amministratori, quello che emerge dall’inchiesta è un quadro ampiamente inquietante della pratica quotidiana del diritto da parte di una popolazione che apparirebbe tutta, se confermate in giudizio le ipotesi di reato, davvero “sotto schiaffo” e suddita di un ceto tecnico-amministrativo. (nella foto mezzi della Guardia di Finanza davanti al municipio capoliverese, durante l'inchiesta)


Finanza a Capoliveri

Finanza a Capoliveri