Caro Sergio, prima ancora di rispondere alle questione che poni credo sia giusto ringraziarti per la disponibilità che mi hai dato di aprire un sereno e pacato dibattito sulla “questione” SeL – PD – Provincia e quant'altro. Ho atteso una mezza giornata perché nel pomeriggio di ieri è avvenuto un incontro, oserei dire, storico, fra le Segreterie di Federazione del PD livornese e quella della Val di Cornia – Elba. A questo incontro, del quale alcuni giornali avevano dato una rappresentazione caricaturale, si è discusso, invece, in modo sereno, costruttivo e partecipato su molte questioni legate a problemi di tutto il territorio provinciale: infrastrutture, polo energetico, lavoro, difesa della costa, bonifiche, TPL e tutto ciò che come territorio provinciale dobbiamo valorizzare nel Piano di Sviluppo Regionale. Giustamente non abbiamo dimenticato la questione del governo della nostra Provincia e, in modo unanime e pacifico, abbiamo sottolineato come sia impensabile, in virtù di scissioni partitiche rimettere in discussione la Giunta e quindi la stabilità di governo. C'è una logica della rappresentanza politica che certamente non è sfuggita e non si sarà certo dimenticato che proprio le dimissioni di Fausto Bonsignori da consigliere in virtù del suo ingresso in Giunta, in accordo con tutta SeL, hanno permesso il subentro di Cristiano Adriani e la sua nomina ad Assessore provinciale, la quale dà una notevole rappresentanza ad una SeL che a livello provinciale ottenne il 4,6% dei voti (e quindi un solo seggio in consiglio) e che oggi dopo la rottura con i socialisti può sempre contare su un proprio rappresentante. Se oggi, invece, alla luce della fuoriuscita dei Socialisti dal progetto SeL avvenuta diverso tempo fa, si pone un nuovo problema sulla rappresentanza in Giunta, credo che sia giusto, come è emerso dalla discussione di ieri, evitare la polemica giornalistica e confrontarsi fra i partiti della maggioranza (PD – IDV – SeL – Socialisti) per discutere di tutto l'assetto politico provinciale. Mi permetto di segnalare, però, come a mio avviso qui non si tratti di “cambi di casacche” ma di una scelta politica, quella di SeL, di trasformarsi da lista elettorale a partito che non è stata condivisa dai Verdi e dai Socialisti che alle Amministrative del 2009, però, avevano contribuito con le altre forze di SeL a questo risultato elettorale. Ad ogni modo tale problema resta una questione interna alla lista elettorale che ha subito una scissione e come tale sarebbe bene che venisse risolto da coloro che il problema lo vivono in prima persona. Credo che questo sia un gesto di grande responsabilità politica e, concedimi, umana, di fronte a problemi che, credimi, sfuggono alla maggioranza dei nostri lettori che si chiedono, più che giustamente, quanto peseranno i tagli vertiginosi che questo Governo nazionale ha praticato senza curarsi di niente e nessuno. L'anno appena iniziato sarà denso di scelte, a volte dure ma necessarie, in termini di bilanci e ipotesi di spesa, e l'unità del governo del territorio è condizione necessaria affinché le scelte siano condivise e partecipate. Concludo riprendendo la questione “dell'imbarazzo” e “dell'allibito” sul caso Marciana Marina. Qui non posso che riprendere e condividere le parole del segretario Fabiani che in modo molto chiaro e netto ha ribadito come la proposta amministrativa in quel Comune sarà discussa esclusivamente a Marciana Marina, senza interferenza alcuna e sulla base di un progetto alternativo allo status quo. Mi fermo qui, nella speranza di aver chiarito, almeno in parte, i diversi dubbi sollevati. Un saluto, Lorenzo Lambardi Caro Lorenzo Immagino che gli anni che verranno a partire da quello in corso non porranno al PD solo delle scelte dure di carattere amministrativo ma pure delle secche scelte di campo, a partire, per essere franco (lo sai che non ho particolare predilezione per i bizantinismi) dalla madre di tutte le scelte: il PD vuole (rispettabilmente) porsi in una posizione centrista e moderata o ha ancora l'ambizione di rappresentare concretamente le istanze della sinistra? Augurandomi che la tendenza si inverta mi pare che la deriva non sia (per quel che auguro) delle più fauste: perché restando pure nel nostro piccolo cosmo isolano (e provinciale), mi pare ci sia una voglia matta nel PD di rispondere rassicurantemente all'angosciato quesito di Casini "Ma cosa vuol proporci il PD, un'alleanza con Vendola?" (Dio non voglia!). Gli approcci e le serenate di Fabiani a Paola Mancuso (persona intelligente e rispettabile, di cui sono anche personalmente amico, ma che sta più a destra che al centro su questioni di sostanza come il governo del territorio), sono, per come la vedo, una pericolosa spia di questi pruriti, anche se non credo porteranno a nulla di concreto, vuoi perché la corteggiata non mi pare incline a cedere alle lusinghe di una "grosse coalition", vuoi per un più che probabile recalcitrare del PD piaggese. Caro Lorenzo, avevo sperato che gli effetti della perniciosa sbornia veltrusconiana fossero ormai passati ma mi pare che debbo arrendermi all'evidenza: così non è, ma, purtroppo, l'arte di chi sta a sinistra è soprattutto la pazienza; speriamo quindi che il futuro ci regali l'opportunità di una sinistra (sostanziale non nominale) vera ed unita, in luogo di quella che al momento, come Odisseo "bella di fama e di sventura" è alla ricerca di una improbabile Itaca.
Lorenzo lambardi testina