Dal convegno ASA di giovedì 13.01.2011 é risultato che i problemi idrici elbani sono tutti in via di risoluzione. La fiducia elargita dagli illustri oratori ed il suo convinto accoglimento da parte di autorità, stampa e cittadini presenti, assicura un futuro roseo che non si può che condividere, necessario come di fatto è per il futuro dell'Isola. A chi scrive rimane un solo rimpianto: che non si sia parlato, almeno stando a quello che la stampa ha riportato, nelle giuste dimensioni ed importanza di un elemento primario del problema e cioè del sottosuolo. Intendo riferirmi innanzitutto alla totale mancanza di intravedere sottoterra soluzioni di sorta essendo questo un vecchio vizio da tempo presente nei responsabili dell'Elba e che vi permane dannosamente tuttora. Tralasciato per primo il mio serbatoio-galleria che, pur essendo stato da me proposto direttamente alla direzione ASA, non è stato dalla stessa nemmeno visionato per giudicarlo negativamente, ricordo come a suo tempo non si sia presa per nulla in esame una ottima soluzione allora avanzata dal prof. Megale dell'Università di Pisa e che si basava sulla costituzione di un grande bacino sotterraneo da ricavarsi mediante diaframmi nella Piana di Marina di Campo, e come si sia ugualmente sottaciuta per l'Elba una soluzione moderna ed importantissima detta “ricarica artificiale di falda” che vi rappresenta sicuramente una soluzione da prendere in serio esame né si sia interloquito su altri possibili interventi atti a costituire nel sottosuolo, e sottolineo, nel sottosuolo, quel grande bacino che ASA vuole invece ricavare in superficie con moderne opere che non reggono al paragone con quelle similari ma poste sottoterra, che si continua a realizzare in Italia ed all’estero con ottimi risultati finali.. Ciò che a mio avviso rappresenta un fatto grave è l'aver taciuto del grande pericolo che corre la falda sotterranea elbana essendo caratterizzata da un bacino imbrifero molto piccolo che d'estate presenta sicuramente grandissime variazioni rispetto a quanto oggi presente e che costituisce il fondamento delle nuove opere in progetto ASA essendo tutt’altro che impossibili gravi deficienze estive con abbassamenti di livello idrico che renderebbero inutile la costruzione dei nuovi pozzi ed addirittura comprometterebbero la qualità dell'acqua elbana, e non solo quella, ricreando i noti problemi di potabilità nel mentre potrebbero anche aversi periodi di crisi di quelle sorgenti che si prevede invece di potenziare. L'aver evitato nella citata riunione di approfondire un argomento importante e molto attuale come il sottosuolo fa restare nel sottoscritto la convinzione che ancora una volta si siano ripetute solo grandi promesse sul raggiungimento di quel risultato definitivo che finora non è mai stato raggiunto . Aggiungo una curiosità: non credo esista al mondo un altro caso di acquedotto che depositi l'acqua presente in eccesso nella proprie tubazioni scaricandola in invasi superficiali all'aperto così come conta di fare ASA nel laghetto del Condotto, essendo invece accertato che acqua potabile preziosa come quella che già si trova nell'Isola pronta per essere consegnata all’utenza, dovrebbe trovare un rifugio di tutt'altro genere. Termino ripetendo che, in tempi di vacche grasse come quello attuale, risulta estremamente facile parlare di risoluzione delle crisi come ha fatto ASA, l'importante sarebbe che il tutto trovasse reale conferma nei prossimi periodi estivi quando potrebbero tornare prepotentemente in luce i pericoli su quantità e qualità dell'acqua da fornire agli utenti e sui costi di esercizio con possibili maggiorazione delle tariffe di vendita d'acqua all'utenza necessarie per coprire gli aumentati costi di gestione. Sicuramente diversi sarebbero stati i risultati qualora si fosse data al sottosuolo l'importanza che merita come dimostrato dai numerosissimi esempi realizzati in Italia ed in tutto il mondo con ottimi risultati finali.
Goccia acqua