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Controcopertina: L’immagine è tutto: orientamento e realtà scolastiche

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 16 gennaio 2011

Nell’Italia che viviamo l’immagine è tutto, i valori sono scomparsi, l’onesta, la sincerità, sono svenduti sull’altare del profitto: basta fare un guadagno e tutto è lecito, anche imbrogliare dei ragazzini delle medie e i loro genitori, vendendo quello che non si ha pur di accaparrarsi il consenso. Nei prossimi giorni avrà luogo quello che viene definito “l’orientamento”. Le scuole medie superiori accoglieranno presso l’istituto gli alunni delle medie inferiori, per stimolarli a scegliere i loro corsi scolastici per l’iscrizione alle superiori, iscrizioni e consensi che significano denaro e potere nella gestione dell’istituto scolastico. Quindi si inizia una rappresentazione teatrale illusoria per convincere studenti e genitori. All’istituto Foresi con il nuovo Liceo delle Scienze Umanistiche fervono i preparativi per ben impressionare i potenziali clienti, gli alunni del prossimo quinquennio. I ragazzi che per carenza di aule idonee sono stati ospitati nella così detta “aula magna” fino a prima delle vacanze di Natale, sono stati sfrattati e ammucchiati in una stanzetta che chiamano aula. La così detta “aula magna o teatrino” liberata dagli studenti verrà utilizzata per accogliere i potenziali nuovi alunni che verranno indotti a credere attraverso filmati, fotografie e discorsi che l’istituto è efficiente e non ha problemi, che esistono laboratori funzionali e funzionanti, con assistenti e professori pronti ad assisterli e istruirli nel merito delle materie di laboratorio. Si nasconde la reale situazione di un istituto carente strutturalmente, con edifici vecchi e cadenti, in parte senza uscite di sicurezza, con servizi igienici indegni, con ambienti al limite della decenza, aule super affollate fino al 35% di alunni in più di quanto sia lecito. Se un ragazzo starnutisce si ammalano in dodici; di tutto questo non si deve parlare, anzi si mostra il meglio degli specchietti per le allodole per ingannare i ragazzi che solo dopo qualche anno si rendono conto che è stato leso il loro diritto allo studio e che sono stati ingannati, ma ormai è troppo tardi; la scuola a raggiunto il suo scopo, la raccolta del contributo economico dei genitori e dello stato, tutto il resto è il di più. Ai genitori consigliamo qualsiasi scuola superiore sia scelta dai loro figli, di pretendere di vedere con i loro occhi dove i loro figli faranno lezione e quanti saranno al massimo in quell’aula, dove si cambieranno per fare attività fisica, dove andranno in bagno e dove faranno attività di laboratorio: solo così potranno scegliere cosa è meglio per i loro figli senza inganni ed imbrogli. Non accontentatevi di una rappresentazione virtuale fatta di promesse vuote ma toccate con mano quello che viene offerto ai vostri figli per il loro futuro. Florio Pacini -Italia dei Valori- Isola d’Elba Caro Florio Penso che una risposta dovrebbe giungerti direttamente da chi chiami in causa, (e quindi nel caso sia la dirigenza del Foresi che l'Ente Provincia che gestisce i locali di che trattasi) ma lasciami notare che mi pare almeno ingeneroso dipingere il personale degli istituti di istruzione (tutti) impegnato in attività di orientamento come una disonesta tessitoria di trame per ingannare ed imbrogliare i genitori. Ciò Florio, non solo perché le parole debbono misurarsi con la realtà (le scuole, tutte, dell'Elba non saranno come quelle scandinave ma neanche somigliano a quelle del Burundi), ma anche perché se è vero che dei problemi ci sono (come ci sono), con il tuo procedere si rischia di crocifiggere una categoria che è la prima vittima di altrui mancanze. Quello di cui c'è bisogno per risolvere i problemi a cui accenni è - al contrario - una vasta alleanza di studenti, famiglie, personale della scuola ed enti del territorio, un'alleanza pesante che obblighi chi ci governa a livello nazionale ad avere una politica meno sciagurata di quella della smandruppata ministra che "ci rimpastiamo", per dirla in ferajese, o meglio di avere una politica scolastica "tout court", perché "senza lilleri 'un si lallera", e a cercare responsabilità in chi è costretto a fare i salti moltali tutti i giorni per continuare ad offrire servizi (scolastici) decenti, nonostante la Gelmini e le sue pseudo-riforme, si farebbe come un ipotetico pensionato che si incazzasse con la sua massaia perché, con i prezzi in salita e dandole meno soldi, si ritrovasse a mangiare peggio. Incazzarsi è talora, anzi molto spesso, giusto, ma nella giusta direzione con chi le responsabilità dei nostri disagi ce le ha davvero.


stemma provincia piccolo

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