Il 15 gennaio il vicesindaco di Marciana Marina ha inviato al nostro Gruppo Consiliare la seguente lettera: Oggetto INTERPELLANZA SU “GESTIONE AREA PORTUALE” DEL 13 GENNAIO 2011, ACQUISITA AL PROT. N. 380 – RICHIESTA PRECISAZIONE In riscontro all’interpellanza in oggetto significo quanto segue. La Lista civica in indirizzo riferisce che le operazioni di gara relative all’area portuale si sarebbero svolte in violazione del codice degli appalti, con la conseguente possibile turbativa della regolare effettuazione dell’asta. A tal proposito, data la delicatezza del procedimento di gara tuttora in corso, ritengo che la questione debba essere trattata nell’ambito di un Consiglio comunale da convocare con urgenza. Al fine, tuttavia, di poter rispondere alla proposta interpellanza, sulla scorta di adeguata istruttoria da parte degli Uffici comunali, dato il generico riferimento ad asserite violazioni del codice degli appalti (rectius Codice dei contratti pubblici), SI CHIEDE di precisare quali siano le disposizioni del richiamato Codice, che sarebbero state violate nel corso della procedura in oggetto. Si resta in attesa di riscontro. IL VICE SINDACO Francesco Lupi LA RISPOSTA DELLA LISTA CIVICA PER MARCIANA MARINA Ringraziamo il vice sindaco per la disponibilità a convocare con urgenza un Consiglio comunale che abbiamo richiesto e che deve essere convocato per legge entro 20 giorni, ma non possiamo non sottolineare alcune cose rispetto al suo inusuale invito all’opposizione a fornire spiegazioni alla maggioranza per permettere agli uffici di dare alla giunta i dati per rispondere ad un’interpellanza della minoranza. E’ un vecchio metodo, definito “gesuitico” da Umberto Eco, quello di rispondere ad una domanda (come la nostra interpellanza) con un'altra domanda (come quella contenuta nella lettera del vicesindaco). Proseguendo su questa strada anche noi potremmo rispondere ancora con altre domande chiedendo perché questi chiarimenti non vengono richiesti all’avvocato Gallo che per assicurare la sua assistenza legale al procedimento ha percepito una parcella di oltre 22.000 euro oppure perché proprio ora interessa il nostro parere quando da sempre la giunta nega su questo e su tutti gli altri problemi ogni confronto democratico con i cittadini, con i partiti, con lo stesso Consiglio Comunale. Tuttavia, siccome non siamo “gesuiti” ma semplici consiglieri comunali al servizio del paese, a differenza del sindaco/presidente del Consiglio Comunale, della sua giunta e della sua maggioranza che si sono addirittura rifiutati di rispondere più volte alle nostre interpellanze e domande sul porto in Consiglio Comunale e non hanno mai tenuto conto dei nostri suggerimenti ed avvertimenti che si sono rivelati fondati, rispondiamo con il necessario spirito di collaborazione, mai dimostrato dalla compagine amministrativa di cui fa parte il vice sindaco. La divulgazione della lista delle ditte ammesse alla presentazione delle offerte per la gestione delle strutture portuali contrasta con l’art. 13 del codice degli appalti sia con il comma 2 che recita: (…) “ il diritto di accesso agli atti e' differito nelle procedure aperte, in relazione all'elenco dei soggetti che hanno presentato offerte, fino alla scadenza del termine per la presentazione delle medesime”; sia con il comma 3 per cui: “Gli atti di cui al comma 2, fino ai termini ivi previsti, non possono essere comunicati a terzi o resi in qualsiasi altro modo noti”. Come conferma lo stesso vice sindaco nella sua lettera, in questo caso si tratta di un “procedimento di gara tuttora in corso”. La “ratio” della norma è evidente: il Legislatore ha voluto evitare che le ditte ammesse alla presentazione di una offerta possano stipulare accordi preventivi turbando il regolare svolgimento dell’asta. Ed il valore della segretezza è ribadito dal Legislatore laddove specifica, al comma 4 del medesimo art. 13 che “L'inosservanza del comma 2 e del comma 3 comporta per i pubblici ufficiali o per gli incaricati di pubblici servizi l'applicazione dell'art. 326 del codice penale”. Né la norma prevede eccezioni: il divieto di accesso agli atti nel periodo di segretezza riguarda tutti, non solo gli interessati o il pubblico, ma anche gli stessi amministratori: né consiglieri comunali, né assessori e neppure il Sindaco dovrebbero conoscere la lista delle ditte ammesse. Con la nostra interpellanza abbiamo chiesto l’annullamento della gara perché la prosecuzione del procedimento e l’aggiudicazione della gestione ad una delle ditte aprirebbe una autostrada ai ricorsi dei perdenti che avrebbero buon gioco nel determinare prima la paralisi e poi l’annullamento finale della gestione con conseguenze facili da immaginare per la nostra economia. Non resta quindi che iniziare da capo, per la terza volta, il procedimento per l’assegnazione della gestione anche se questa impresa, nonostante le consulenze da migliaia di euro, sembrerebbe improba per i nostri amministratori. Per questo consigliamo loro di smetterla con l’atteggiamento di arrogante chiusura che li ha contraddistinti e di aprire finalmente sul porto e sulla sua gestione quel confronto vero con tutti i cittadini e le forze politiche, economiche e sociali di Marciana Marina che, se attuato in passato, avrebbe potuto evitare molti errori, spese, fughe in avanti e precipitose ritirate.
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