Torna indietro

Identificato e denunciato dai Carabinieri chi ha ucciso il cane a Le Prade

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 15 gennaio 2011

La Compagnia dei Carabinieri di Portoferraio, con un suo comunicato torna sulla notizia dell'episodio della uccisione del cane "Ettore" della Famiglia Maestrini sul quale abbiamo riferito sia in aggiornamento che nella ultima edizione. Confermata dai Carabinieri la ricostruzione dei fatti così come la avevamo proposta. Ma l'Arma da anche nuove e positive notizie quelle della individuazione della persona che, a suo dire, difendendosi dal grosso cane lo aveva ucciso con uno stiletto estratto da un bastone animato che è stato sequestrato dai CC e che ha "fruttato" all'uomo la ulteriore denuncia per porto abusivo di arma atta ad offendere. ecco il testo del comunicato dei Carabinieri: "Si reca con il proprio cane, un meticcio di medie dimensioni, in località Schiopparello di Portoferraio per fare la quotidiana passeggiata nelle vicinanze della spiaggia. Ad un tratto l’uomo vede avvicinarsi un altro cane, un alano, che raggiunge il suo simile ed insieme cominciano a giocare allontanandosi per poi tornare indietro. I due animali si fermano dietro una casa ed il proprietario del meticcio accelera il passo verso quella direzione, quindi, dopo pochi attimi, ritorna sulla via principale insieme al proprio cane. Incontrando il ragazzo proprietario dell’alano indica il retro della casa riferendogli di andare a riprendersi il proprio animale. Appena il giovane gira l’angolo scopre che il proprio alano è a terra e perde sangue sopra la zampa anteriore sinistra. Nel giro di pochi secondi il cuore dell’animale cessa di battere. Il ragazzo chiama immediatamente il veterinario che purtroppo non può fare altro che accertare la morte dell’animale per ferita da arma da taglio quindi avverte i Carabinieri della Stazione di Portoferraio che intervengono immediatamente ed identificano, dopo poco tempo, il proprietario del meticcio che ha ancora con se un bastone, il cui manico si rivela un puntale animato in ferro. L’uomo fornisce le sue giustificazioni riferendo di essersi impaurito per la grossa taglia dell’alano, temendo per la sua incolumità e per quella del suo cane. Ai Carabinieri non resta altro che segnalare l’uomo all’Autorità Giudiziaria di Livorno per i reati di uccisione di animali e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. Saranno i giudici a valutare le responsabilità dell’uomo che rischia una condanna ad una pena che potrebbe raggiungere i 18 mesi di reclusione e l’ammenda sino a 206 Euro".


Carabinieri auto muso

Carabinieri auto muso