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Controcopertina: Water Front il verbale del 2° Incontro con le Categorie

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 13 gennaio 2011

Pubblichiamo il "verbale n.2 procedimento partecipativo alla formazione della variante al R.U. per la portualità turistica e la filiera nautica; incontro del giorno 10.01.2011 presso Gran Guardia/Porta a Mare" steso a firma dell'Architetto Mauro Parigi per conto del Comune di Portoferraio e gentilmente inviatoci dal Circolo di Legambiente dell'Arcipelago Toscano. Pubblichiamo inoltre di seguito il testo del documento “declinazione delle compatibilità” sul quale l'Amministrazione Comunale ha chiesto di esprimere ai soggetti fino ad oggi coinvolti, entro il 24 Gennaio, i loro giudizi e contributi. Roberto Borra che anche a nome di parecchi cittadini "preoccupati e perplessi" aveva inviato al Comune una serie di richieste di cui abbiamo dato conto nelle precedenti edizioni. Verbale della riunione del 10 Gennaio Sono presenti: 1. Domenico Vitiello Federpesca 2. Benedetto de Lorenzo Federpesca 3. Maurizio Serini CNA 4. Gianluca Sanna CNA 5. Marcello Bargellini Confesercenti 6. Cesare Cortesi Confartigianato 7. Massimo De Ferrari Associazione albergatori 8. Giulia Massini API Livorno 9. Marcello Giardini Confcommercio 10. Franca Rosso Confcommercio 11. Rosita Bernardini UIL Per la Giunta Comunale sono presenti: Roberto Peria Sindaco, Cosetta Pellegrini Vicesindaco, Alessandro Mazzei Assessore, Carlo Rizzoli Assessore; Paolo Andreoli Assessore Tra il pubblico, non registrati: Geom Marzolla, Sig. Muti, salvo altri non identificati; L’incontro prende avvio con una introduzione del Sindaco: Il Sindaco introduce evidenziando che dopo il precedente incontro ora trattasi di entrare progressivamente nel merito del progetto. Evidenzia innanzitutto come rispetto al passato, in coerenza con una correzione di rotta già introdotta con il piano strutturale del 2002, sia divenuto il porto cantieri il polo principale e il polo complementare s.giovanni. Quindi ricorda, facendo scorrere alcune diapositive, che lo stato attuale del territorio presenta una condizione di generale degrado ambientale ed urbanistico delle aree, ovvero evidenzia che il progetto in sostanza consiste in un grande piano di recupero e rifunzionalizzazione di aree compromesse da precedenti utilizzazioni la cui genesi affondan nella vicenda industriale siderurgica di Portoferraio. In termini progettuale ricorda: 1. il ruolo di stazione marittima affidato al comparto Viale Elba, Viale Tesei, Calata Matteotti, tramite il recupero della ex centrale Enel, del palazzo Cromofilm e del palazzo Coppedè, con la realizzazione di vasti parcheggi multipiano nell’area conosciuta come ex residence; 2. la necessità di aprire al mare, al porto in questo caso, la città, trasformando il Viale Tesei con la demolizione di quanto esistente ed il trasferimento del deposito carburanti, con la realizzazione di parcheggi e verde, di una passeggiata ove inserire servizi portuali e servizi commerciali – terziari di filiera o comunque funzionalmente connessi; pone all’attenzione dei presenti l’interrogativo circa l’utilità di realizzare qui una struttura alberghiera e quindi al termine del viale, a ridosso dell’edificio oggi sede della Banca Toscana,la possibilità di realizzare un’area mercatale e fieristica che sia anche filtro con l’area produttiva e ad essa complementare perché potrebbe ovviamente ospitare anche il mercato delle imbarcazioni nuove o usate; 3. la volontà di realizzare un struttura complessa di attività produttive della filiera nautica a partire da un cantiere navale potenziato e di nuovo in sviluppo di cui il porto è complemento essenziale funzionale, invece che un porto con altre attività attorno, tanto che si ipotizza di imporre il divieto totale o parziale di vendita dei posti barca; 4. l’ipotesi di realizzare un polo logistico integrato con analoghi servizi sul porto di Piombino al fine di limitare la presenza di innumerevoli mezzi in circolazione sulle strade dell’isola al fine di garantire una migliore qualità ambientale complessiva per riduzione dei mezzi e per quanto possibile in prospettiva per l’uso di mezzi sempre meno inquinanti; 5. la volontà di recuperare ad una funzionali urbana e complementare della attività portuale gli ambiti che ruotano attorno al bacino della Calle, confermando la volontà di individuazione di adeguate tutele della Punta della Rena tramite adeguata riqualificazione funzionale e paesaggistica delle aree limitrofe che in particolare sul versante delle antiche saline sono ormai compromesse da attività produttive insediate da tempo e da trasformazioni consolidate; 6. valorizzazione dell’asta del fosso di Riondo per dare altri servizi alla nautica minore o sociale; 7. la volontà di conservare le caratteristiche attuali del paesaggio di S.Giovanni realizzando i servizi a debita distanza dalla linea di costa, limitando questi a quanto essenziale e ad un centro per gli sport del mare imperniato sulla presenza della Lega Navale, imponendo adeguati standard ambientali alla realizzazione dell’attrezzatura diportistica; Dopo questo excursus si avvia il confronto: Cortesi/Confartigianato Chiede chi dovrebbe eventualmente gestire il centro logistico e per quali servizi dovrebbe servire. Sindaco Il centro deve essere a servizio dell’isola, l’investimento non può essere che privato, deve essere fatto in sinergia con l’Autorità Portuale, con analoghe strutture da realizzare di là dal canale; il comune avrà solo funzione regolamentare; ovviamente è una ipotesi da coltivare e verificare nella sua concreta attuabilità; Serini/CNA La localizzazione della stazione marittima è fondamentale, fino ad oggi abbiamo avuto dei moli, ma non abbiamo avuto servizi; ora dobbiamo avere anche i servizi e i parcheggi in quantità adeguata; è giusto aprire alla città una visuale sul mare, sul porto, da Viale Tesei; non so se ci stia l’albergo ma ne deve essere valutato un progetto di fattibilità tecnica ed economica, e forse ci può stare; per quanto riguarda l’area cosiddetta dal Sindaco “cuscinetto” creso che un’area mercatale sia una buona idea e deve avere idonee dimensioni; riteniamo che i posti barca debbano essere il volano dell’operazione sia in termini diretti con un idoneo cantiere sia che in termini secondari con l’indotto e per questo non devono essere venduti perché dobbiamo costruire una filiera ricolma di servizi alla barca ed all’uomo, come non esiste altrove (e può essere un punto di forza); per quanto riguarda la stazione logistica riteniamo che ci siano riscontri positivi per una struttura a servizio dell’intera isola. qui deve concentrarsi la merce per tutti e di tutti i tipi, ovviamente non si parla di Coop o Conad, ma di servizi in favore di tutta la rete commerciale o produttiva diffusa che genera una mobilità talvolta asfissiante sicuramente non funzionale al turismo ed all’ambiente; è in corso uno studio promosso dall’Autorità Portuale, verifichiamolo; Per quanto riguarda il deposito carburanti dobbiamo trovare una nuova localizzazione ed una adeguata modalità di rilocalizzazione tenuto conto che una struttura del genere è inattuale per un fronte mare urbano e che peraltro già oggi alcune compagnie riforniscono gli impianti utilizzando autobotti imbarcate su nave; infine S.Giovanni: va bene quanto prospettato, anzi la previsione di una struttura di servizio per gli sport del mare, che non è mai esistita appare essenziale e importante e dobbiamo ristabilire le condizioni per servizi di trasporto pubblico via mare; ci riserviamo ovviamente di rimettere un contributo scritto entroil mese corrente; Rosso/Confcommercio Mi sembrano buone idee, che si delinei un buon progetto volto ad integrare città e porto; concordiamo sul polo mercatale – fieristico; dobbiamo pensare a quali risposte dare all’imbarcazione in transito e un albergo non ci spaventa, tanto più che si sono registrate già dolorose chiusure e quindi siamo in una logica di sostituzione e qualificazione, non di incremento dell’offerta; sembra opportuno riflettere anche su chi finanzia tutte queste iniziative, ci saranno solo risorse private o sono possibili anche investimenti pubblici o forse più correttamente finanziamenti pubblici? Sindaco Il comune è un regolatore e niente più Arch. Parigi Come detto il Comune è il soggetto regolatore, ma non sono da escludere opportunità di sostegno pubblico, a tal proposito evidenzio che il 7e 8 febbraio si terra uno specifico incontro per verificare anche queste opportunità facendo leva sul lavoro avviato dal comune sia per quanto riguarda progetti nell’ambito del programma U.E. Interreg e di altri finanziamenti regionali che ci hanno consentito di attivare un positivo rapporto con l’Università di Pisa che sta svolgendo una interessante attività di screening delle opportunità finanziarie partendo dalla consapevolezza che non ci sono più come in passato finanziamenti alla realizzazione di opere pubbliche, che si tratta di costruire progetti complessi che possano accedere a diverse linee di finanziamento esistenti e magari in prima istanza poco evidenti; De Ferrari/Ass.Albergatori Noi siamo in sintonia con gli obiettivi indicati, e sono d’accordo con CNA e Confcommercio; concordiamo sulla non vendita dei posti barca e sulla protezione del mare, delle coste dall’ormeggio selvaggio; un nuovo albergo è possibile a condizione che non impedisca condizioni e interventi per migliorare e riqualificare le strutture esistenti; la realizzazione di un albergo 4 stelle può voler dire un investimento di 10 – 12 milioni di euro, sarà dunque utile verificare un piano di fattibilità economica prima di strutturare l’ipotesi progettuale; Sindaco Non vogliamo un albergo dormitorio, ma neanche si ritiene che il contesto sia idoneo per accompagnare la struttura con molti servizi che possono essere utilmente ritrovati nella città e per questa via possono determinare una sinergia ed una integrazione; anche l’associazione albergatori deve darci un contributo ai fini della valutazione dell’ipotesi progettuale; Bargellini/Confesercenti Una domanda, ci sono già aree concessionate o ci sono solo aree libere? È tutto contendibile? In linea di massima concordiamo con quanto illustrato purchè si dia una prospettiva a questa città, fermo restando che non dobbiamo creare da una parte sviluppo che vada a scapito delle altre; su affitto o vendita dei posti barca non abbiamo idee chiare, forse può essere utile un mix; Massini/API Condividiamo l’ipotesi di realizzare posti barca in affitto, dobbiamo stabilire una complementarietà con le proposte dei porti continentali e caratterizzarci per attirare l’utenza tenuto conto che sul continente per vendere il turismo fanno sempre riferimento all’isola d’Elba; Ass. Rizzoli Credo si debba puntare su i servizi della filiera nautica per essere competitivi dato atto che non esistono altrove e dobbiamo anche integrarvi i servizi commerciali e terziari; Sindaco A conclusione di questo secondo incontro annunciò che mentre viene sollecitata la remissione di contributi ed osservazioni, riteniamo utile inviare a tutti oltre il verbale dell’incontro, le norme del PS, un documento titolato “declinazione delle compatibilità” articolato in due colonne, nella prima sono riportate le condizioni di compatibilità delle trasformazioni ipotizzate, come individuate nella normativa del Piano Strutturale, nella seconda si richiede di esplicitare come viene intesa questa compatibilità come deve essere declinata, riteniamo sia un utile metodo per individuare delle linee operative, per arricchire quanto finora definito e quindi per aiutare lo sviluppo del progetto; ovviamente sono poi sempre utili contributi, proposte, osservazioni; pensiamo infine che per mantenere fede all’impegno di tenere vivo il confronto che ci possiamo ritrovare tra quindici giorni, ovvero lunedì 24 alle 17; ricordo inoltre che questi incontri ancorchè espressamente rivolti al mondo delle associazioni di categoria sono ovviamente aperte a tutti i cittadini, anche se non mancheremo di organizzare altre iniziative di informazione, di partecipazione e confronto; nel prossimo incontro contiamo di presentare anche un abstract schematico dell’ipotesi progettuale, se possibile contiamo di potervelo inviare preventivamente; il vostro contributo al documento “declinazione delle compatibilità” può essere trasmesso anche prima del 24 inviandolo per mail all’indirizzo m.parigi@comune.portoferraio.li.it Declinazione delle compatibilità Condizioni di compatibilità (definite nelle NTA del piano strutturale) 1 assicurare: la minore espansione a mare possibile (ovvero ridurre la dimensione degli interventi rispetto ai limiti massimi di aree a mare utilizzabili individuate dal PS) 2 assicurare la funzionalità idraulica delle foci dei vari fossi e corsi d’acqua che si gettano a mare tra il promontorio delle Grotte e il porto commerciale 3 assicurare un andamento lineare e limitato in altezza dei moli foranei (ovvero limitare la loro altezza a quella dei moli del porto commerciale per quanto inerente il porto cantieri e anche per s.giovanni) 4 assicurare il permanente e naturale ricambio naturale delle acque dei bacini portuali (ovvero realizzare moli foranei non completamente chiusi o completamente aperti) 5 assicurare la collocazione su i moli foranei dei soli elementi di arredo urbano e di ormeggio e le stazioni distribuzione carburanti (ovvero fare dei moli foranei delle passeggiate pedonali e ciclabili, estensione a mare delle passeggiate esistenti valutando il sito migliore per realizzare le stazioni di distribuzione carburanti e l’utilità di averne 1 nel porto cantieri ed 1 nel porto s.giovanni) 6 assicurare la realizzazione a carico dei soggetti attuatori degli interventi della messa in sicurezza idraulica delle aree, degli interventi di adeguamento delle infrastrutture a rete, e di quelle viarie in particolare, necessarie per assicurare la fruibilità e funzionalità dei porti turistici e degli insediamenti complementari e connessi 7 assicurare la destinazione quale porto di transito delle aree destinate alla nautica da diporto nell’ambito del porto commerciale (è sostanzialmente un indirizzo per la predisposizione del piano regolatore portuale di competenza dell’A.P.) 8 assicurare la complementarietà tra attività produttive della filiera nautica e ricettività nautica del porto turistico cantieri (ovvero stabilire una sorta di connessione funzionale diretta tra ormeggio e attività cantieristica evitando la funzione di mero parcheggio del porto, in ultima analisi la vendita totale a singoli dei posti barca) 9 assicurare la destinazione alla nautica medio piccola del porto turistico di S.Giovanni (ovvero ricerca della definizione corretta di nautica medio piccola) 10 assicurare la gestione integrata degli ormeggi destinati al transito nelle varie strutture portuali (ovvero individuare una modalità di coordinamento di gestione sia in termini di prezzi che di strutture operative gestione per favorire lo sviluppo di servizi alla barca e alle persone – dalle piccole riparazioni in tempo reale ai rifornimenti) 11 divieto di realizzare opere portuali di altezza superiore all’altezza dei moli del porto commerciale 12 tutela dell’oasi naturalistica di S.Giovanni e del promontorio delle Grotte (ovvero individuare modalità operative oltre il divieto di ormeggio e modalità operative della tutela per limitazioni d’uso, per manutenzione, per gestore) 13 discontinuità degli insediamenti di servizio ed urbani lungo Viale Tesei tra la rotatoria Manganaro ed il porto commerciale al fine di assicurare nuovi cannocchiali visivi del mare dalla città (ovvero fare del fronte mare di viale Tesei una porzione urbana utilizzata quotidianamente e non solo una serie di infrastrutture e servizi del porto, assicurando cannocchiali visivi sul bacino portuale, sul mare, dalle strade carrabili e pedonali, realizzando una passeggiata urbana appunto) 14 qualificazione naturalistica e paesaggistica delle aree libere di Punta della Rena e del corridoio limitrofo al Fosso della Madonnina (ovvero riscattare, partendo dallo stato attuale di totale degradazione delle aree in gran parte già edificate e impermeabilizzate, questa porzione di territorio, partendo da un disegno degli spazi necessari al recupero di qualità ambientali e paesaggistiche) 15 collocazione dell’edificabilità di servizio a S.Giovanni a distanza dal mare e con interposizione verso il mare di fasce di verde urbano (ovvero realizzazione di un grande parco urbano e naturale ove collocare eventualmente piccole attività di ristorazione, centri di informazione ambientale, attività ricreative compatibili) 16 approvvigionamento idrico per usi non potabili da fonti diverse da quelle dell’acquedotto tramite recupero acque piovane, acque di lavorazione e acque reflue depurate, trattamento di acque marine per i fabbisogni anche potabili funzionali agli ormeggi ed alle imbarcazioni 17 approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili per almeno il 30% del fabbisogno annuo stimato per ogni singola destinazione funzionale, 18 costruzione nuovi edifici con destinazione diversa da quella produttiva, con metodiche e tecniche di bioedilizia.


Water Front Portoferraio

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