Premessa diversa ma risultato identico per il cittadino polacco, che poche notti fa aveva tentato di sfondare la porta di un bar di via Manganaro, a Portoferraio. Stavolta cambia la premessa (il furto è riuscito a commetterlo) ma l’epilogo è identico: una denuncia a piede libero. Singolare episodio quello capitato due sere fa nel capoluogo elbano e che i carabinieri di viale Elba sperano sia l’ultimo di una breve serie. Chiamati dai responsabili di un supermercato per un taccheggio, infatti, i militari quasi non hanno creduto ai loro occhi quando hanno visto che a rendersi protagonista di un furto di generi alimentari era la stessa persona denunciata dal medesimo reparto dell’Arma portoferraiese 48 ore prima. Recuperata e restituita la merce alla direzione del negozio, i carabinieri del radiomobile elbano hanno accompagnato lo straniero in caserma per la compilazione degli atti relativi a una ulteriore denuncia a piede libero, nella cui valutazione hanno avuto peso il tenue valore del danno arrecato e l’entità della merce sottratta (tutti beni alimentari e quindi non superflui, riferibili alla palese indigenza del soggetto). Il provvedimento dell’Arma, tuttavia, non eviterà, al responsabile il processo per furto e le eventuali decisioni della magistratura livornese in merito. Le istituzioni, in genere, infatti, devono, sì, comprendere (e in caso intervenire) quando vi è una situazione di umana difficoltà ma devono, al tempo stesso, fare in modo e pretendere che ciò avvenga sempre nel rispetto pieno della legge
Carabinieri in posa fuori portoferraio