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Antenne: "Una grande vittoria, ora dobbiamo governare lo sviluppo del settore"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 02 ottobre 2003

"Una grande vittoria per tutti i cittadini, perché è di tutti una vittoria contro un provvedimento pericoloso per la tutela dell'ambiente e della salute; ma anche una grande vittoria delle Regioni, e in particolare della Toscana, che contro il Decreto Gasparri ha combattuto fin dall'inizio con grande rigore e coerenza, proponendo argomentazioni solide che sono state alla base anche della decisione dei giudici costituzionali". E' con queste parole che l'assessore all'ambiente Tommaso Franci ha accolto la sentenza della Corte Costituzionale che ieri ha bocciato il Decreto Gasparri sulle antenne, normativa che, con l'obiettivo di semplificare e accelerare le procedure di installazione dei ripetitori della telefonia mobile, aveva di fatto gettato tutto il settore in una situazione di grave incertezza e paralisi. "La Corte costituzionale - spiega Franci - ha accolto il ricorso della Regione Toscana secondo il quale la legge delega non consentiva questo decreto. Ma aldilà delle questioni tecniche e legali, quello che è importante è la sostanza, ovvero il fatto che siamo riusciti a bloccare il governo su una questione che, pur di grandissima importanza per tutti i cittadini, lo aveva visto manifestare arroganza e voglia di scavalcare Regioni ed autonomie locali". Ma importante è anche guardare alle prospettive che si aprono con questa sentenza costituzionale. "A questo punto - spiega infatti Franci - ci sono le condizioni per riprendere l'attuazione della legge quadro 36/2001 sulla protezione dai campi magnetici. Una buona legge, che rappresentava un valido punto di partenza, vanificato proprio dal decreto Gasparri". In particolare, spiega l'assessore, la legge quadro attribuisce alle Regioni la competenza delle funzioni relative all’individuazione dei siti per gli impianti di telefonia mobile, nonché della definizione delle modalità per il rilascio delle autorizzazioni per le installazioni degli impianti. "Le Regioni - spiega ancora l'assessore - hanno anche il compito di definire le competenze dei Comuni e delle Province. Sempre sulla base della legge quadro, tra l'altro, le amministrazioni comunali potranno anche adottare regolamenti in grado di assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti". Altro aspetto importante è che le Regioni potranno predisporre, entro 12 mesi dal decreto sul limite delle esposizione, piani di risanamento per adeguare gli impianti esistenti agli obiettivi di qualità: "Piani - spiega ancora Franci - in cui saranno contemplati anche i criteri localizzativi e gli standard urbanistici, nonché le prescrizioni per l'utilizzo delle migliori tecnologie". La Regione intende anche rilanciare il tavolo di concertazione, già aperto a suo tempo, tra Anci, Comuni e gestori. "Altro passo importante - spiega l'assessore - per uscire da una situazione di conflitto generalizzato che penalizza sia lo sviluppo della rete che una corretta tutela dell'ambiente e della salute. Questo è infatti un settore che richiede di essere governato per un corretto sviluppo, non con le iniziative falsamente risolutive del governo, che hanno invece finito per paralizzarlo".


antenne puntale bandiere

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