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A Sciambere del mummificare

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 10 gennaio 2011

I mummificatori sono stati degli eccellenti artigiani/scienziati empirici che ci hanno permesso, attraverso tecniche innovative e, per il tempo in cui furono codificate estremamente moderne, di ricevere, a distanza di millenni, testimonianze impressionanti e documentate su molteplici aspetti delle loro civiltà (in particolare l’egizia). Non capisco dunque perché l’on sindaco decida di tirarli, a sproposito, in ballo, paragonando loro i propri antagonisti attuali. Non dimentichiamo che, dal punto di vista del cadavere, l’alternativa alla mummificazione è la decomposizione che, in verità, non sembra una soluzione particolarmente brillante. Per venire invece ai conservatori credo che definire moderna e al passo con i tempi una concezione dello sviluppo rimasta immutata dal dopoguerra (quando il problema era sfamare, istruire e dare un tetto a milioni di italiani) evidenzi in modo significativo e divertente, pur se tragico nelle conseguenze, il vuoto pneumatico che occupa prepotentemente la cubatura apicale (architravata in cemento armato) di troppi dei nostri amministratori. Nei fatti il tipo di sviluppo evocato con gufesco cipiglio da becchino (tanto per rimanere in tema) dall’on. - o si cresce o si muore - ha mostrato la corda fin dai primi anni 70 del secolo scorso traducendosi nei decenni successivi nella spensierata devastazione del territorio e nella concentrazione del surplus di ricchezza prodotto nelle mani di una minoranza bulimica. (e’ di qualche giorno fa il dato riferito al 2008 - fonte Bankitalia - che assegna al 10% delle famiglie il 45% della ricchezza privata nazionale). Sostenere ancora la validità di quel modello di sviluppo, on. sindaco, più che di un mummificatore, sembra degno del risultato del di lui ingegno, vale a dire di una mummia.


mitile cozza

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