C’è voluto praticamente un anno per scovarlo, ma alla fine i carabinieri di Marciana Marina ce l’hanno fatta e così un rumeno di 24 anni, domiciliato a Torino, è stato denunciato alla Procura del capoluogo piemontese per truffa, falsità materiale e uso d’atto falso, per aver fraudolentemente ottenuto da un marinese di 39 anni, 450 euro per un telefonino acquistato ma che a destinazione non è mai arrivato. La vicenda risale all’inverno scorso, quando l’elbano, tramite un noto sito web di compravendite decide di acquistare un cellulare da un tale … che tale non è. Il rumeno, infatti, come accertato dai militari, dà un nominativo falso al compratore, perché quel nominativo è quello con cui ha contraffatto un documento di identità che gli servirà per incassare un vaglia del controvalore di un telefonino, che presumibilmente non è mai esistito o che comunque non è mai stato destinato alla vendita. Ma trovare un volto con un nome falso non è facile, soprattutto se il campo di ricerca è la vasta jungla della rete e così l’Arma si affida all’Arma, ovvero alla possibilità di ricercare e segnalare, tramite la banca dati, a disposizione degli investigatori, il truffatore dal nome falso. Ed ecco che dopo mesi il finto venditore fa un errore e una volta incappato nei controlli incrociati a cui vengono sottoposti i suoi documenti, proprio in Piemonte, saltano fuori quel nominativo e quel documento usati per truffare l’inconsapevole elbano, ma non solo… e scatta la denuncia. Col medesimo raggiro, infatti, come accertato dai carabinieri di Marciana Marina, il ragazzo rumeno ha truffato più persone in vari posti d’Italia. Sarà ora il tribunale torinese a decidere sulle sorti del truffatore, che potrebbe essere condannato fino a tre anni di reclusione.
Carabinieri consolle