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Comune piombinese sulla "questione Massone": parlano Mussi e il Correntone

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 02 ottobre 2003

Sulla delicata situazione creatasi all'interno dei DS dopo il voto del Consiglio Comunale di Piombino sulla questione massone, con l'accoglimento di un' O.D.G. dello S.D.I. che modifica lo statuto si è registrata nel pomeriggio di giovedì 2 Ottobre la dichiarazione del Vicepresidente della Camera Fabio Mussi: "Sono sconcertato del voto nel Consiglio Comunale di Piombino che ha abolito l’obbligo dei consiglieri di dichiarare la loro appartenenza ad associazioni segrete. E’ bene ricordare che il vecchio statuto comunale proibiva non l’affiliazione (il che sarebbe stato illegittimo), ma imponeva la pubblicità e la trasparenza. E’ un principio cristallino: ognuno sceglie liberamente, ma i cittadini devono poter altrettanto liberamente scegliere:cioè devono conoscere gli uomini che chiedono loro il voto. Per valutarli, e per comprendere bene i loro successivi comportamenti. Per quanto riguarda i DS, l’art. 3 comma 8 dello Statuto del partito proibisce l’iscrizione ad altre associazioni “che comportino un vincolo di segretezza e forme di mutuo sostegno”. L’unico giuramento consentito è quello alla Costituzione della Repubblica Italiana, cui si è tenuti ad essere assolutamente fedeli. Hanno fatto, dunque, benissimo a votare contro i consiglieri DS Fedi, Camberini e Bertini. Domani sera a Piombino c’è Fassino per una manifestazione pubblica. Mi aspetto da lui parole chiare sulla questione. Fabio Mussi" E sulla questione intervengono anche Ilio Benifei e Mario Giannullo del Coordinamento Minoranza DS Piombino: "Riteniamo che il voto della maggioranza dei consiglieri DS all’ODG presentato dallo SDI nell’ultimo consiglio comunale di Piombino, sia un grave errore politico. Sbagliato rispetto ai tempi; che necessità e urgenza c’era di votare oggi un ordine del giorno che modifica lop statuto comunale? Oltretutto - continuano Benifei e Giannullo - ci risulta che è in corso una discussione a livello regionale che interessa questa materia, per cui, non era più utile partecipare alla discussione senza precostituire già una posizione con un voto di Consiglio? Sbagliato politicamente; grazie anche al Governo Berlusconi si corre sempre più il rischio che tra i cittadini si intenda la politica come interesse privato e affari. Quindi, anche se determinatosi involontariamente -vanno a terminare gli esponenti del "correntone" - tutto ciò che si può prestare a questa lettura è da considerare in modo negativo. Dal momento, poi, che esplicitamente sulla stampa, si parla di massoneria, lungi da noi esprimere giudizi e condanne, riteniamo però che vi debba essere una netta separazione tra chi fa politica e partecipazione ad associazioni che per la loro costituzione prefigurano interessi di parte ed hanno regolamenti interni che vincolano gli iscritti appartenenti a tali associazioni.


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