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Bosi interviene sulla variante stradale del Parco Minerario

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 08 gennaio 2011

Uno dei problemi più urgenti che l'Elba deve affrontare è certamente quello di una nuova viabilità che favorisca più rapidi collegamenti tra i Comuni e le diverse località. Il sistema viario è purtroppo quello risalente ai primi anni del 1900, quando le esigenze di trasporto e gli stessi mezzi di collegamento erano assai diversi da quelli di cui disponiamo oggi. Mi riferisco alle esigenze vitali dell'economia e delle relazioni , per non parlare poi dei grandi flussi turistici che vedono sbarcare sull'Isola un numero enormemente superiore di auto e mezzi pesanti. Di questa precaria e vetusta viabilità ne fanno le spese i lavoratori pendolari, i giovani che si recano a scuola, i mezzi di soccorso e tutti gli altri automezzi collegati con le attività economiche. Constatato che l'Amministrazione Provinciale non ha certamente le risorse per rinnovare il sistema viario, trovando difficoltà perfino nella ordinaria manutenzione, ho ritenuto di porre la questione al Capo-Compartimento dell'ANAS, Responsabile della viabilità per la Toscana, Ing. Antonio Mazzeo, il quale mi ha dichiarato la disponibilità dell'Azienda di eseguire, se richiesto, uno studio preliminare sull'intera rete stradale elbana individuando le possibili e necessarie varianti. Fra i temi da porre al tavolo dei Sindaci dovremo poter approfittare di questa disponibilità. Certo è che occorre fare chirezza sulla volontà politica se vogliamo venire a capo di quel processo di modernizzazione dell'Isola che non può più essere rimandato se vogliamo restare al passo con i tempi. L'ostacolo può venire dai mummificatori che nulla vogliono cambiare coltivando una mentalità conservatrice che costituisce uno dei maggiori impedimenti alla crescita e che tanta parte hanno nell'abbandono dei territori con tutto il danno che ne consegue anche sotto il profilo ambientale. Non mi meraviglia ad esempio la "protesta" dell'ex Presidente del Parco Minerario, Marchetti, che nulla ha fatto per lo spaventoso degrado in cui versavano le ex aree minerarie e che oggi insorge contro l'ipotesi della necessaria variante alla strada Provinciale che bypassi il centro abitato di Rio Marina e che costituisce conditio sine qua non per l'approvazione del Piano Regolatore del nuovo Porto di Rio Marina. Egli definisce questa variante una"spacca parco" mentre è una vera opportunità proprio per valorizzare le aree del c.d. Parco Minerario costituiendo un momento promozionale di eccezionale valore. Certo è che per i mummificatori ogni pretesto è valido per dire sempre NO. Così è per chi non vorrebbe un porto più capiente perché la diga foranea danneggia il mondo marino e quindi niente porti, niente strade, niente infrastrutture. Mi rendo conto che siamo ad un bivio: o si cresce o si muore. Che dunque si apra un confronto serio e non ideologico e che finalmente si assumano le decisioni. Chi ha altre soluzioni le tiri fuori o taccia. Il compito delle Amministrazioni pubbliche e della politica non è quello di crogiolarsi nei dubbi ma di decidere.


bosi fascia

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