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Volontari Elbani di Legambiente in Galizia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 05 dicembre 2002

Volontari elbani di LEGAMBIENTE Stanno per partire per la Galizia devastata dalla marea nera della petroliera Prestige, chi fosse ancora interessato a partecipare alla spedizione può rivolgersi ad Enrico Gambelunghe (telefoni: 056595115 oppure 3486917862) per organizzare il viaggio dall’Elba verso la Galizia ed il soggiorno, oppure può contattare il settore Volontariato di Legambienteai numeri di telefono 06.86268325/403 o mandare un'email all'indirizzo: legambiente.stasi@tiscali.it. Le spese di vitto ed alloggio sono a carico di LEGAMBIENTE. C'è bisogno di persone, meglio se con alle spalle esperienze analoghe, per due diverse operazioni: il monitoraggio e pulizia delle coste. Per il monitoraggio (coordinate dall'associazione SEO/BirdLife) servono volontari che possano spostarsi autonomamente e controllare la costa, gli sbocchi dei fiumi sul mare, l'andamento delle maree, ed avere un quadro sempre aggiornato della situazione per poter agire tempestivamente. Le azioni di pulizia, previste solo sulla base del monitoraggio e in una fase successiva, sono coordinate invece dall'associazione ADEGA (Associazione per la Difesa Ecologica della Galizia). "La situazione è disastrosa, un Governo a dir poco oscurantista non tiene informata la popolazione sulle reali entità dell'incidente e sulla tossicità del greggio. I volontari vengono allontanati dalle aree contaminate perché non autorizzati o assicurati. Inoltre è stato chiuso lo spazio aereo su tutta la zona colpita ed è praticamente impossibile avere un bilancio completo", a tracciare il quadro è Luca Stasi della delegazione di Legambiente Volontariato. I ragazzi hanno effettuato un sopralluogo sugli scogli di Muxia, colpita dalla prima ondata di petrolio, e sulle spiagge ormai nere di Malpica. Ma da Ferrol a Rio di Muros sono 400 i km di costa sui quali bisogna rendersi operativi il prima possibile. Proprio per questo Legambiente ha inviato una delegazione in Galizia ancor prima dell'arrivo dei volontari: "bisogna pianificare la più grande spedizione italiana, composta da quanti in questi giorni hanno aderito all'appello per difendere le coste spagnole - spiega Stasi - Il lavoro si svolgerà in condizioni atmosferiche molto dure. Oltre alla pioggia e al freddo però, gli interventi sono rallentati dalle autorità locali che con la scusa di effettuare controlli cercano di tenere lontani i volontari delle Associazioni straniere. I primi ragazzi saranno pronti a partire già da lunedì 9 dicembre. Saranno divisi in due squadre da 20 persone ciascuna, entrambe affiancate dalle Associazioni ambientaliste spagnole, le sole autorizzate ad operare nella zona. Una squadra, rigorosamente auto munita, collaborerà con l'Associazione S.E.O. - Birdlife, specializzata per la messa in salvo degli uccelli. L'altra, con l'ADEGA e il coordinamento della Protezione Civile, indirizzerà a seconda delle maree il lavoro dei volontari per la pulizia della costa". Inoltre la delegazione di Legambiente ha prelevato diversi campioni di petrolio da fare analizzare nei propri laboratori: "Vogliamo capire quanto sia davvero pericoloso questo tipo di gasolio. - conclude Luca Stasi - La Birdlife sostiene che solo il 5% degli uccelli colpiti riesce ad arrivare sulla terraferma e che di questi il 70% muore poco dopo. Insomma se ne salvano 1 su 20 e questo ci fa pensare all'alta tossicità della marea nera".


uccello incatramato petrolio disastro

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