Gasselba di Portoferraio che è il maggior distributore di gas in bombole operante all’Isola (non l’unico, considerando anche chi ha vendita soprattutto stagionale nelle frazioni si arriva a contarne una quindicina), ci da subito, attraverso uno dei suoi gestori una pessima notizia: da lunedì si applicheranno i nuovi prezzi, per effetto dei quali una bombola da 10 litri costerà 27 euro, una da 15 litri 39.50, una da 20 litri 54 euro e la pezzatura da 25 ben 70 euro (prezzi al magazzino, da aumentare di 5 euro per ciascuna bombola, indipendentemente dalla capacità, per la consegna a domicilio). “Abbiamo seguito le polemiche che si stanno sviluppando - ci dice Fausto Costa – ma teniamo a sottolineare che gli aumenti sono dettati dai prezzi che ci vengono applicati dalle compagnie fornitrici e che, anzi, i nostri margini di guadagno d’impresa si vanno, anno dopo anno, progressivamente riducendo. Altro aspetto da tener presente – continua Costa - è la maggiore visibilità (perché immediata) del costo del nostro servizio da parte degli utenti, ma chi ha altre fonti di approvvigionamento (penso ad esempio agli impianti collettivi a GPL) dovrà tener conto di aumenti simili e pure maggiori, che si ritroverà fatalmente in bolletta” Sentite le ragioni dei distributori resta il fatto che siamo di fronte ad una nuova “stangatina” che va a colpire soprattutto le fasce meno abbienti della popolazione, pensiamo soprattutto a chi usa il gas in bombole come fonte di riscaldamento, normalmente fasce che occupano appartamenti vetusti e sprovvisti di riscaldamento centralizzato, ai più anziani che certamente non sono in grado di approvvigionarsi in magazzino. Occorrerebbe probabilmente una gestione più “sociale” di una parte del mercato; all’impronta ci verrebbero in mente due possibili interventi, uno sul fronte del volontariato, l’altro da parte delle pubbliche amministrazioni. Ad esempio le diverse associazioni di volontariato, che già svolgono azioni assai meritorie, potrebbero organizzarsi (accordandosi con i distributori) per un recapito a domicilio delle bombole meno oneroso per i consumatori anziani o impossibilitati (nella fornitura di una 10 litri attualmente il recapito incide per circa il 16% nel costo). I Comuni per loro parte potrebbero (anzi a nostro avviso dovrebbero) creare un fondo di solidarietà da cui attingere per erogare dei “bonus-gas” ai meno facoltosi tra i nostri concittadini che hanno diritto di non patire il freddo come gli altri.
bombole di gas