Ulteriore invito della Regione Toscana per l’attivazione delle gestioni associate E’ stato pubblicato in data odierna sul Bollettino ufficiale della Regione toscana col decreto N° 245 del 27/12/2010 l’ulteriore invito al Presidente dell’Unione dei Comuni dell’Arcipelago Toscano ad attivare le gestioni associate entro il 31 marzo. Il decreto (N.D.R. - pubblicato integralmente in Controcopertina della precedente edizione di ELBAREPORT) prevede inoltre che in caso di verifica negativa dopo tale data, la Giunta regionale provvederà senz’altro allo scioglimento dell’Unione dei Comuni formata da Campo nell’Elba, Capoliveri, Marciana, Portoferraio, Rio nell’Elba e Isola del Giglio. Un ulteriore occasione che i comuni interessati non vorranno certo perdere per evitare uno spiacevole commissariamento dell’Unione che comprometterebbe il già difficile percorso intrapreso recentemente dalle associazioni di categoria elbane per la costituzione del Comune unico che sembra cominciare ad avere un largo seguito non solo appunto fra le suddette categorie e i Comuni da sempre decisamente favorevoli come Portoferraio e Rio Elba ma anche fra le associazioni professionali e tanti cittadini per affrontare e risolvere i tanti problemi che gli elbani hanno in comune a partire dai trasporti pubblici sia di terra che di mare, motivo di grosse aspettative per gli appalti imminenti che, con un interlocutore unico a rappresentare gli interessi isolani, poterebbero avere maggiori opportunità di soluzioni favorevoli. Le gestioni associate, che il Comune di Portoferraio aveva tentato di avviare con la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’intervento per il rifacimento dell’impianto fognario affidati all’Unione, purtroppo non considerate sufficienti a dimostrare l’avvio delle gestioni unificate, sono il primo passo sia per la verifica della necessità di queste gestioni in ragione del notevole risparmio di spese e di uniformità di interventi quanto meno a livello dell’isola d’Elba, sia per il cosiddetto “fund raising” cioè la ricerca di finanziamenti che sarebbero possibili sia dalla Regione sia dall’Unione Europea proprio in funzione di Unione di Comuni, senza considerare l’appetibilità di appalti a livello comprensoriale che sicuramente renderebbero più competitive dal punto di vista economico e qualitativo la partecipazione delle imprese. Un invito pressante quello del Presidente Rossi che gli amministratori elbani non devono lasciar cadere, proprio in questo momento di tagli ai finanziamenti agli enti locali che deve comportare un ulteriore ripensamento per quei comuni che ancora non hanno aderito all’Unione e che dovrebbero cominciare ad individuare l’ulteriore passo, il Comune Unico, non certo come soluzione di tutti i problemi dell’Isola d’Elba ma certo l’avvio di un nuovo modo di far politica per ridare fiducia ai cittadini e in modo particolare ai giovani, per investire energie economiche finanziarie intellettuali e di impegno civile sulla loro isola per un Rinascimento elbano da presentare all’Europa.
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