E’ sicuramente una buona notizia che merita di essere segnalata; proprio nei giorni di festa l’adesione al manifesto di San Rossore per il rilancio dei parchi ha registrato una inaspettata impennata. In pochi giorni siamo infatti giunti alle 300 adesioni che con buon passo continuano. Le firme ai più diversi appelli e denunce –lo sappiamo-oggi non sono più una novità straordinaria neppure per i quotidiani che vi ricorrono sempre più spesso. Nel nostro caso però l’adesione non è solo un atto di condivisone o di solidarietà per la denuncia di una situazione che volge al peggio. La firma rappresenta, infatti, anche un impegno concreto a sostegno ad una azione che si ripromette di rispondere alla crisi incombente con proposte e idee volte a coinvolgere innanzitutto il mondo istituzionale da Roma alla periferia per il rilancio dei parchi. Un impegno che non si accontenta di qualche vaga rassicurazione smentita dai tagli, dai silenzi, dalle omissioni e spesso da decisioni rovinose come la discarica al Vesuvio o lo spacchettamento del parco dello Stelvio. Per questo serve e urge un rilancio. E le firme servono a questo. E vogliono servire soprattutto a preparare al meglio l’appuntamento nazionale di Firenze per il mese di febbraio con il quale ci proponiamo di coinvolgere direttamente i protagonisti finora rimasti troppo defilati e spesso silenti quando invece c’è un gran bisogno di riaffermare ruoli e posizioni a cominciare dalla Toscana perché sui parchi non cali la tela.
Enfola Ginestra