Il problema dei cinghiali all'Elba l'abbiamo avuto con l'istituzione del PARCO DELL'ARCIPELAGO TOSCANO, perchè, chiudendo la caccia nel Parco e contemporaneamente foraggiando i cinghiali con tonnellate di granoturco per cercare di catturarli con i "chiusini", i suddetti, si sono rifugiati in queste zone poichè lì erano protetti e nutriti, di conseguenza si sono riprodotti in modo abnorme. La soluzione che hanno trovato le Autorità del Parco, il Prefetto, gli ambientalisti ecc. NON è stata quella di aprire la caccia ai cacciatori nel Parco in epoca consentita, solo alcune battute sono state concesse, e tra l'altro in queste cacciate sono stati abbattuti circa 500 animali, ma, la soluzione trovata dalle Autorità, e quì vorremmo il Vostro parere, è stata quella di creare una Squadra della Forestale che facesse abbattimenti NOTTURNI con uso di carabine con visori notturni e fucili con munizioni spezzate (terzarole). Queste battute si sono svolte più volte vicino a civili abitazioni o su strade provinciali, le foto allegate documentano la macchia di sangue dei cinghiali abbattuti sulla provinciale in Località Magazzini a Porto Ferraio verso le ore 02,00 del 26 Sett. u.s. e tra l'altro presso la Stazione dei Carabinieri di Porto Ferraio è registrata la chiamata d'intervento da parte di un abitante spaventato dalla sparatoria a pochi metri da casa sua. Domanda: secondo Voi è regolare o sarebbe meglio cacciare questi animali come sempre è stato fatto negli anni passati nei periodi programmati del Regolamento Venatorio? Sperando in una Vostra risposta, Vogliate gradire cordiali saluti e buon lavoro. Un gruppo di residenti e di cacciatori Elbani Per rispondere compiutamente occorrerebbe disporre di una cultura zoologica e un grado di scienza che non possediamo. Notiamo anche noi che il numero dei cinghiali all'Elba è abnorme e va ridotto. Ma questa lettera forse concepita all'Elba ma forse redatta da un foresto (un elbano non scriverebbe mai "Porto Ferraio" staccato), contiene degli stimoli a dire semplicemente la nostra, ed a notare delle imprecisioni che perfino dei profani come noi sono in grado di cogliere. Non ci risulta che il Corpo Forestale dello Stato abbia praticato abbattimenti, che al contrario sono stati operati con la massima efficienza da 3 (tre) agenti della Polizia Provinciale che, oltre a svolgere gli altri servizi, hanno eliminato nell'estate 2003 ben 160 bestie nocive, riuscendo purtroppo a rispondere solo ad una parte delle richieste di aiuto di una valanga di persone, loro sì, incinghialite per la presenza dei maiali selvatici improvvidamente importati (a più riprese) su questa isola da chi va a sparacchiare per diletto. Per avventura ci capita di lavorare in un ufficio (della Provincia) al quale i cittadini si rivolgono anche per queste emergenze, bene, stamane ci ha telefonato una vispa e gentilissima signora, classe 1914, che si è detta quotidianamente assediata da questi suini e che chiedeva che i medesimi fossero eliminati. La signora memore forse della frase di Mao Dze Dong (o altro saggio cinese) "Non importa di che colore è il gatto basta che acchiappi i topi" non si preoccupava affatto se i pelosi maiali è bene ucciderli sotto la luna o all'ora del thé, se usando i visori notturni o a occhio nudo, se con una fionda o con un bazooka, a lei bastava che qualcuno quelle bestie gliele togliesse dai piedi. Siamo nel cuore dell'anziano il cui sonno è stato turbato da una fucilata notturna o due (le sparatorie si fanno nei saloon) ma ci perdonerà se diciamo che il suo disagio denunciato ai Carabinieri (che ci pare abbiano cose molto più importanti da fare di questi tempi) è infinitamente minore di quello patito dalla signora di cui sopra e da migliaia (sì migliaia) di persone che ne hanno le palle piene (come agricoltori, possessori di giardini, frequentatori dei boschi, utenti della viabilità provinciale, e locale) dei cinghiali, e che ne chiedono non il contenimento ma L'ERADICAZIONE dall'Elba. E qualcuno che magari ha qualche notizia in più, seguendo le cronache quotidiane, potrebbe fare qualche domandina di rimando. Si è parlato ad esempio delle tonnellate (tonnellatate??) di granturco sparso presso i chiusini all'interno del parco, bene, chi ha sistematicamente sabotato quelle trappole? La signora novantenne? I cinghiali medesimi? Gli ambientalisti? Gli agenti della Polizia Provinciale? E le altre "pasturazioni" per i cinghiali dove di trappole non ce ne sono (abbiamo documentazioni fotografiche all'occorrenza) chi le effettua? Babbo Natale? Ed a proposito di segnalazioni alle forze dell'ordine abbiamo anche noi storie poco edificanti come quelle di cittadini non residenti, "casualmente" distintisi per chiedere insistentemente abbattimenti di cinghiali da parte della Polizia Provinciale, in località prossime a quelle dell'antico sonno turbato, che "casualmente" al loro ritorno hanno trovato sulle loro proprietà altri danni, non esattamente cinghialeschi. A noi non piace generalizzare, ma evidentemente tra quella sub-categoria dei cacciatori che pratica la caccia al cinghiale, ci sono individui che pensano che i suini selvatici siano cosa loro, un bene la cui disponibilità nessuno si deve azzardare a toccare. Si rendano conto questi signori, che lo scorrazzare dei cinghiali sul nostro territorio è responsabilità diretta di quegli ignoranti che introdussero una specie allogena e dannosa, e che se loro di quegli importatori si dichiarano eredi, se i cinghiali sono "loro", sarebbe parimenti giusto, che mettessero le mani ai portafogli per rifondere i danni che provocano (in Francia ad esempio funziona così). La faccenda ha le caratteristiche di un'emergenza, i cinghiali (a nostro parere) vanno eliminati da questo ambiente che non li prevede, con ogni mezzo utile, e ci si lasci dubitare pure della opportunità di utilizzare per gli abbattimenti, chi ha interesse che i cinghiali restino numerosi all'Elba, come ad esempio i cacciatori di cinghiali. Ma è anche una questione di democrazia: pochi decine di adulti (peraltro in conflitto anche con chi esercita altre attività venatorie) non possono tenere in ostaggio, per poter continuare ad esercitare i loro maturi (ed in qualche caso senili) giochi, il resto dell'umanità che sta su quest'isola.
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