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A Sciambere: Waterfront seconda parte: “disinformazia”

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 27 dicembre 2010

Adottata la variante al Piano Strutturale di Portoferraio per la portualita’ , anche se Legambiente ha espresso le proprie perplessita’ sul connesso procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), il Comune di Portoferraio ha varato, con la delibera della Giunta Comunale n. 330 del 14/12/2010, il procedimento per la redazione del Regolamento Urbanistico per trasformare l’uso della rada di Portoferraio. Infatti il Piano Strutturale Comunale definisce le linee strategiche per il governo del territorio e quelle della pianificazione, mentre il Regolamento Urbanistico disciplina la gestione degli insediamenti esistenti, nonché le trasformazioni che si intendono attivare nell’arco di un quinquennio. La delibera 330/2010 e’ pubblicata seminascosta sul sito istituzionale del Comune di Portoferraio dove invece sono assenti le precedenti delibere e la relativa documentazione del procedimento di variante al Piano Strutturale per la portualita’. Una operazione urbanistica che attraverso la concessione del demanio marittimo e la relativa urbanizzazione produrra’ investimenti, aumenti e diminuzioni di valore immobiliare e rendite immobiliari per molte decine di milioni di euro procede di nascosto. Perche’ non informare adeguatamente la cittadinanza su questa trasformazione urbanistica ? Cosa c’e’ da nascondere? Sono forse vere le perplessita’ di Legambiente? Se viene elusa l’applicazione della Direttiva europea sulla Valutazione ambientale strategica e del “Codice dell'amministrazione digitale”, che regola l’accesso alle informazioni delle pubbliche amministrazioni (DLgs 82/2005), non resta che raccomandarsi al messaggio «Urbi et orbi»di Natale 2010 di Papa Benedetto XVI: "Il Cristo, nato per noi, ispiri i responsabili perche' ogni loro scelta e decisione sia sempre per il bene comune".


Water Front Portoferraio

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