Quello che pubblichiamo qui di seguito (dopo che Legambiente ce ne ha fornito copia) è il verbale del pre-natalizio incontro con le Associazioni di Categoria i Sindacati, i sodalizi interessati alla realizzazione di posti barca per residenti, Legambiente (unico soggetto ambientalista presente) promossa dal Comune di Portoferraio sul tema del realizzando Water Front. A leggere il riassunto proposto dalla Amministrazione Comunale più che una riunione si è trattato di un concerto di archi, entusiasticamente plaudente ad una operazione che cambierà per sempre il profilo di uno dei più affascinanti golfi del mondo, con l'unica nota stonata rappresentata dal caparbio starnazzare del Cigno Verde: Ecco il testo Oggetto: verbale incontro per avvio procedimento formazione variante al R.U. per la portualità turistica e la filiera nautica del giorno 21.12.2010 presso Gran Guardia/Porta a Mare Sono presenti: 1. Umberto Mazzantini Legambiente 2. Paolo gasparri Legambiente 3. Vittorio de Michieli Vitturi Comitato S.Giovanni 4. Roberto Antonini CGIL 5. Raffaele Carichhio Yacht Club Isola d’Elba 6. Giovanni gasparini ASAMAR 7. Egisto fanetti Soc. cooperativa marina di S.Giovanni 8. Benedetto de Lorenzo Federpesca 9. Maurizio Serini CNA 10. Giorgio Leonelli Confesercenti 11. Marcello Bargellini Confesercenti 12. Cesare Cortesi Confartigianato 13. Giovanni Conte Confartigianato 14. Natale Giulianetti commerciante 15. Massimo De Ferrari Associazione albergatori 16. Giulia Massini API Livorno 17. Marcello Giardini Confcommercio 18. Emauele Bravin Confindustria 19. Rosita Bernardini UIL 20. Gianluca Sanna CNA Perla Giunta Comunale sono presenti: Roberto Peria Sindaco, Cosetta Pellegrini Vicesindaco, Alessandro mazzei Assessore, Carlo Rizzoli Assessore; L’incontro prende avvio con una introduzione del Sindaco: Ricordato che questo sarà il primo incontro di una serie, evidenzia che l’obiettivo dell’iniziativa è la definizione di uno scenario, che precipiterà nella variante al R.U., che sia anche conseguenza del contributo della società locale. Richiede e auspica concretezza, ricorda che i documenti sono già pubblicati sul sito internet del comune (il sig, Paolo Gasparri contesta l’affermazione, ma viene ad esso replicato attestando che i materiali sono pubblicati per quanto il percorso per arrivare agli stessi risulti lungo e quindi tale da determinare difficoltà di accesso). Quindi il sindaco riassume i contenuti della variante al PS approvata, ovvero gli obiettivi, in sintesi: A) stazione marittima, contenitore di servizi articolato su più immobili da recuperare e riqualificare, che ricomprende al suo interno una vasta dotazione di parcheggi ed il parco pubblico del Forte ST.Cloud. B) porto cantieri, area ove si deve sviluppare il progetto ove la parte turistica è da considerare accessoria rispetto all’obiettivo dello sviluppo delle attività della filiera nautica, alla trasformazione e qualificazione e potenziamento del cantiere navale; si prevedono attracchi per i pescherecci ma non un mercato che si ipotizza nell’Arsenale delle Galeazze, un albergo, la riorganizzazione del cantiere, aree per attività artigianali e la logistica e poi ancora aree per la nautica minore, tenendo conto che si opera su di un’area degradata, ampiamente compromessa, dove si dovranno sommare attività diverse tra loro per integrare il tutto in continuità con la città esistente per fare di questa area una porzione di città che allo stato attuale non è. Quindi ricorda la necessità di riallocare i depositi carburanti, l’obiettivo di realizzare nuovi scali di alaggio di proprietà pubblica, servizi per la piccola nautica. C) S. Giovanni è intesa invece come un parco a mare dove i servizi sono collocati nell’interno recuperando l’ex enopolio e realizzando nuove strutture attorno alla scuola materna, imperniate sulla scuola degli sport nautici proposta dalla Lega Navale, poi ci sarà da riorganizzare gli accessi a S.Giovanni dalla provinciale da realizzare idonee aree di sosta lontana dalla linea di costa. All’esterno ci sono le aree di protezione marina funzionali anche ad ordinare la presenza nautica nella rada. Descritte queste linee essenziali, auspica che ci siano adeguati contributi dato che questa è una occasione importante per lo sviluppo di Portoferraio, un’occasione imperniata in sintesi su: recupero, rinnovo, tutela. Serini/CNA Apprezziamo l’iniziativa che è in se un passaggio importante, come CNA teniamo a verificare la possibilità di insediare anche attività logistiche oltre allo sviluppo della cantieristica e della filiera nautica in generale, deve essere chiaro che il progetto deve avere una reale fattibilità economica. Dobbiamo continuare nel confronto ma dobbiamo fare presto, ce lo impone la situazione socioeconomica. Bargellini/Confesercenti Possiamo approfondire avendo a disposizione questo tavolo di confronto mano mano che ci saranno offerti elementi di conoscenza e di progetto, bene ha fatto l’Amministrazione ad avviare questo confronto, dobbiamo impegnarci perché è reale il bisogno di innovazione e rilancio. Antonini/CGIL Concordiamo sul metodo, questa apertura a tutta la società è importantissima, in tempo di crisi un tavolo per costruire il futuro, progettare, potremmo dire che è quasi eccezionale. Per noi è importante puntare come priorità sullo sviluppo industriale passare dagli attuali 30 occupati al cantiere Esaom a qualcosa di ben più consistente sia nel settore della nautica che in quelli collegati e dobbiamo farlo celermente. Bravin/Confindustria Questo momento è significativo, crediamo nel progetto in generale e nelle ipotesi formulate da Esaom per il suo sviluppo, è un progetto industriale importante per contenuti e per investimenti, è una grande opportunità di sviluppo in un settore che IRPET ci ricorda essere un assett fondamentale per la toscana; è una grossa occasione per Portoferraio e l’isola intera Giardini/Confcommercio Ringraziamo per questa iniziativa, nella variante al PS sottoscritta da Regione, Provincia e Comune si vedevano opportunità, ora si intuisce la possibilità di trasformarle in cose concrete; va bene recuperare una zona degradata per costruire un altro pezzo di città, dobbiamo farlo avendo presente tre input: sostenibilità economica del progetto, sostenibilità ambientale, sviluppo; e non ripetiamo l’errore di 40 anni fa quando realizzammo l’area artigianale sul mare. Bernardini/UIL Questa apertura di dialogo è un fatto eccezionale, lo è tanto di più considerata l’importanza del progetto che auspichiamo produca tanti posti di lavoro. Mazzantini/Legambiente Siamo stati critici sulla variante PS sulla quale c’è stata poca partecipazione, abbiamo perplessità sui i contenuti, gli obiettivi, ma è comunque importante questo confronto, non credo che un’area che è stata devastata si recuperi costruendo e costruendo seconde case che sono la valorizzazione della rendita, quella rendita che ha degradato l’isola; se si parla di sostenibilità economica è chiaro che il porto si deve sostenere da se che non ci debbono essere “regali urbanistici”, d’altra parte ricordiamo che la crisi attuale è proprio figlia della rendita che vuol dire solo cemento. Siamo interessati alla ricucitura ambientale che non deve essere episodica e credo si debba lavorare sull’innovazione, su i porti verdi, applicando tecnologie e soluzioni innovative; per quanto alcune cose non ci convincono pensiamo che sia un progetto migliorabile rispetto a quanto tratteggiato finora. Comunque sia, questa iniziativa di confronto è oggettivamente innovativa. Conte/Confartigianato Non ho molti elementi di conoscenza ma recuperare e riqualificare è importante perché Portoferraio è la porta di accesso e anche l’ultima immagine che ci portiamo via dall’isola partendo; abbiamo qualche perplessità sulla realizzazione di una stazione logistica se non correlata al versante piombinese, ci trova invece d’accordo la previsione di realizzare una struttura mercatale. Gasperini/Asamar Noi siamo uno strumento di raccordo tra navi e porto, per noi è importante la previsione di realizzazione della stazione marittima, così come lo sviluppo di un polo produttivo della nautica e riteniamo di debba garantire anche il futuro dei depositi energetici trovando soluzioni agibili tutto l’anno in sicurezza, d’altra parte per il momento il nostro porto è l’unico vero porto dell’isola. De Ferrari/Ass.Albergatori Noi siamo in sintonia con gli obiettivi indicati, un nuovo albergo è possibile a condizione che siano offerte condizioni per migliorare e riqualificare le strutture esistenti, realizzare un porto con posti barca stanziali vuol dire che possiamo portare utenza anche fuori stagione e questa è una opzione importante da mantenere, poi non dimentichiamo che con un porto possiamo anche tutelare il mare, evitando ormeggi più o meno selvaggi lungo tutti i litorali dell’isola, ormeggi che possono nuocere al turismo balneare oltre che all’ambiente. Arch. Parigi/dirigente comunale Ripeto che sul sito del comune ci sono i documenti, ve ne invieremo una parte per posta elettronica avendo raccolto i vostri indirizzi mail, verificheremo la possibilità di creare un link specifico ma da subito vi indicheremo il percorso all’interno del nostro sito per giungere ai documenti; auspichiamo che il lavoro di questo tavolo non sia di tipo tradizionale, cioè quello per il quale una amministrazione porta elementi di conoscenza e/o di progetto e gli altri commentano, approvano o bocciano, ovvero, tutti debbono apportare conoscenze, inviare documenti, osservazioni, considerazioni, offrire informazioni, proposte progettuali, perché solo così si realizza una vera partecipazione. Sindaco Non ci sono conclusioni, ribadisco che quando parliamo di camere d’albergo da recuperare ci riferiamo a quegli hotel che sono stati chiusi o che vanno purtroppo chiudendo, ma non prevediamo nessun incremento rispetto alle previsioni del Piano Strutturale del 2002; come noto nel regolamento urbanistico abbiamo previsto norme che favoriscano la realizzazione di servizi e incrementi di ricettività funzionali a garantire una capacità di presenza sui mercati delle nostre strutture alberghiere soprattutto per il turismo organizzato nelle stagioni intermedie. Ora dobbiamo uscire da generico, nelle prossime riunioni porteremo le nostre idee e auspichiamo contributi costruttivi. Ovviamente se qualcuno ne ha già le può inviare all’indirrizzo di posta elettronica dell’architetto parigi: m.parigi@comune.portoferraio.li.it Per dare concretezza alla nostra azione se non ci sono obiezioni stabiliamo che il prossimo incontro si terrà il 10 gennaio alle ore 17 in questa stessa sala. e immaginiamo che così procederanno i maggiorenti dell'economia: tutti insieme appassionatamente sul Water Front, come nel salone da ballo del Titanic a danzare sullo spartito di "Business are Business" gli affari sono affari e quando si tratta di risollevare l'economia (di chi?), di garantire il sacro-sviluppo (di chi?), ragionevolmente una bella fetta di territorio può essere sacrificata. E chi se ne fotte se costruire ancora case (che sono seconde o ne generano di seconde, inevitabilmente, perché la popolazione non cresce) è una politica più miope di una talpa, con un mercato saturo ed il valore degli immobili esistenti in calo? l'importante e che l'imprenditoria nautica(che attualmente assicura ben gli stessi posti di lavoro di un supermarket) abbia la sua bella convenienza, mica derivante dal valore dell' impresa in sé ... (troppo comodo!) ma dal mercimonio territoriale prossimo venturo. Tutto fatto, tutto deciso, sembrerebbe, non si vede all'orizzonte neppure uno straccio di comitato: i ferajesi che sono stati bravissimi a impedire la realizzazione (ed hanno fatto benissimo) di qualche traliccio, paiono inclini ad ingozzarsi questo mega-rospo cementizio enormemente più impattante, senza colpo ferire. Sul Front del no-Front attualmente restano infatti solo gli ambientalisti di Legambiente, qualche libero pensatore più o meno scrivente on line e su carta stampata, la parte non istituzionale (e maggioritaria) di S.E.L., R.C. e spiccioli. Robetta penseranno soddisfatti i nostri nocchieri di porto con villetta, ma potrebbero pure sbagliare: quando si è in minoranza, ma convinti di essere nel giusto, si riesce ad essere pure molto più incazzati e determinati a non far passare gli insulti ambientali mascherati da ipocrita ecologismo di maniera e da salotto come quello di che trattasi. Occhio.
Goletta Verde NO Water Front